Cronaca

Cava, vandalizzato il parco Diecimare: uno scempio senza precedenti

CAVA DE’ TIRRENI. Stando a quanto riportato dal quotidiano “La Città”, un saccheggio è avvenuto presso il parco naturale Diecimare in località Sant’Anna. Un furto di legname senza precedenti ai danni dell’opera urbana cavese e di tutta la comunità. Pare che alcuni loschi individui abbiano tolto il cartello all’ingresso e in seguito non si son fatti scrupoli nel trafugare all’interno dell’area pic nic (di recente ripristinata grazie al prode intervento dei volontari) portando via tutto il legno appartenente alle coperture dei tavoli. Oltre a questo disastro, diverse alberature sono state in seguito tagliate per asportarne il legno. Un vero attentato all’ex riserva naturale del Wwf, che già in passato è stata vittima di incendi boschivi e infangata da rifiuti di amianto posti in bella vista.

Ad accertarsi per primo dell’accaduto, sono stati i membri dell’associazione “Terra Mia”, che si occupano ufficiosamente di garantire il decoro all’interno del complesso in attesa delle disposizioni del Comune. Si sono viste palesi tracce di atti vandalici senza alcun precedente, persino il cancello è stato rimosso e poi reinstallato dai coraggiosi e volenterosi associati. I malfattori non hanno avuto pietà, hanno trascinato i tronchi, portato via le doghe del piano dei tavoli e inflitto possenti e pesanti danni che si aggiungono a quelli che precedentemente già c’erano. Per questi disarmanti fatti, amarezza e sconforto regnano sovrani nel territorio cavese. «Basterebbe una passeggiata per capire quanto l’ambiente sia tenuto in scarsa considerazione – racconta Gennaro Cicalese, ex volontario del Wwf che a Diecimare si occupava di sorveglianza e delle operazioni antincendio, e oggi attivista, di “Terra Mia” – purtroppo l’oasi è stata dimenticata, diventando facile preda di saccheggiatori, bracconieri, piromani e ladri».

Lo scorso gennaio si verificò un divampante incendio, che purtroppo si era propagato sino all’area riservata ai caprioli. E dopo il tragico periodo, dove mini-discariche e rifiuti di amianto dominavano incontrastamente la zona, c’è stata anche la beffa del furto del legname. Il tempo restituirà un minimo di pace a questa riserva naturale?

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