Cronaca

Potenza, violenze al centro per i rimpatri: “Migranti trattati come scimmie”. Nei guai una salernitana

C’è anche una salernitana tra gli indagati per la vicenda del centro rimpatri di Potenza che ha portato all’arresto di un ispettore di Polizia. L’inchiesta riguarda il Centro di permanenza per i rimpatri di Palazzo San Gervasio e la Procura lucana contesta almeno 35 casi di maltrattamenti che i migranti trattenuti nella struttura hanno subito, soprattutto con la somministrazione di farmaci. Tra gli indagati c’è anche una donna del Salernitano come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Centro rimpatri di Potenza, anche una salernitana tra gli indagati

Si tratta di una donna di Pontecagnano Faiano che opera nel settore dell’accoglienza e gestore dal 22 dicembre 2017 per conto della Prefettura di Potenza del Centro di Permanenza e Rimpatri di Palazzo San Gervasio. Il gip del tribunale di Potenza nei suoi confronti ha disposto la misura cautelare del divieto temporaneo di esercitare imprese o uffici direttivi di persone giuridiche e imprese operanti in rapporti diretti o indiretti con la Pubblica Amministrazione.

La vicenda

Un ispettore della Polizia di Stato è stato posto agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Potenza sulla gestione del Centro per il rimpatrio di Palazzo San Gervasio. L’ispettore è accusato di violenza privata pluriaggravata, falso ideologico, calunnia e truffa aggravata ai danni dello Stato.

E’ stato anche disposto il divieto per un anno ad esercitare imprese ai gestori del centro e ad un medico, accusato di maltrattamenti, falsi ideologico e violenza privata pluriaggravata.

Redazione L'Occhio di Salerno

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