Iniziato il processo contro un finto medico che promise a due genitori di Colliano di guarire un bambino tetraplegico. Lo riporta l’odierna edizione de La Città. Nella giornata di ieri davanti al giudice ha testimoniato la mamma del piccolo paziente.
Il processo a Colliano, finto medico promise di guarire un bimbo tetraplegico
“La dottoressa assicurò che mio figlio sarebbe tornato a camminare entro due anni”, per poi scoprire che era una donna senza laurea. A raccontarlo davanti al giudice, nella giornata di ieri, è stata Cristina De Luca la mamma del piccolo paziente che all’epoca dei fatti aveva solo 2 anni.
La dinamica
Cinque anni fa il bambino fu visitato dalla falsa naturopata che si dichiarò laureata a Roma e di avere conseguito un master a Boston, in America. La donna pagò anche un’ingente somma di denaro, circa 480 euro, per le due visite effettuate presso l’ambulatorio dell’Alto Sele. A processo è poi finita il falso medico, una donna di 49 anni, CM residente nella Valle del Calore.
Secondo l’accusa, l’imputata oltre a garantire alla persone offesa il recupero delle capacità motorie del figlio della vittima, aveva anche smentito qualsiasi diagnosi fatta da altri (e veri) specialisti dell’ospedale pediatrico del Bambin Gesù di Roma, riusciendo a convincere i due genitori che sarebbe riuscita a far camminare il proprio figlio. Ma così, ovviamente, non è stato. La diagnosi dei medici del noto ospedale pediatrico è stata confermata in toto. Questo dopo che i genitori del bambino tetraplegico avevano notato alcuni atteggiamenti strani nella “dottoressa”.
Decisi a fare delle ricerche hanno sperato di trovare un curriculum che confermasse i titoli vantati. Nessuna conferme però, la 49enne aveva mentito in quanto non hanno trovato alcun titolo di studio specialistico.
