Cronaca

Coronavirus, primo giorno fuori dalla zona rossa per il Vallo di Diano: l’appello dei sindaci, “Non abbassate la guardia”

Coronavirus, il primo giorno fuori dalla zona rossa per il Vallo di Diano è stato movimentato: tra appelli dei sindaci, nuovi positivi e anche un incendio nell’ospedale di Polla. La fine della quarantena stretta è stata accolta dai sindaci dei comuni interessati con gli appelli a non abbassare la guardia, a restare a casa e a rispettare le restrizioni.

Coronavirus, primo giorno fuori dalla zona rossa per il Vallo di Diano

«Diciamo che è finito un incubo e che siamo ritornati in una situazione di normalità nell’anormalità, allineati con gli altri comuni della Campania e dell’Italia». Queste le parole del sindaco di Sala Consilina, Francesco Cavallone che ha messo in guardia i suoi concittadini: «La sostanza non cambia: bisogna uscire il meno possibile. A Sala si è scambiata l’uscita dalla zona rossa come una sorta di Disneyland, dobbiamo invitare la cittadinanza alla calma e a restare a casa». E infatti proprio ieri è arrivato il 73esimo positivo del comune capofila del Vallo di Diano.

La situazione resta quindi complessa. «Non cambieranno le restrizioni di movimento. Verranno mantenute tutte le modalità di approvvigionamento alimentare e di distanziamento sociale», ha detto il sindaco di Caggiano, Modesto Lamattina. A Caggiano si è registrato un caso molto particolare: una donna contagiata a distanza di 40 giorni, aveva partecipato al raduno religioso del 4 marzo a Sala Consilina e poi è andata in isolamento appena saputo che c’erano dei contagi. Sabato è stato effettuato il tampone ed è risultata positiva.

 

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