Economia

Costi fissi aziendali, quali sono e come ridurli

Innanzitutto, si suggerisce di ridurre i costi dell’energia anche in merito a voci di spesa cui spesso non si fa molto caso

Gestire un’azienda vuol dire avere una chiara prospettiva del bilancio, e di voci quali i costi e i ricavi. È fondamentale per un imprenditore poter contare su una certa competenza finanziaria, soprattutto per poter gestire al meglio la propria impresa, evitando la crisi e spingendola in direzione del successo. Da questo punto di vista, è fondamentale individuare quali sono i costi fissi di un’azienda, dunque come distinguerli da quelli variabili. Inoltre, una volta individuati i suddetti costi, arriva il momento di imparare come risparmiare rispetto a essi, così da poter utilizzare più risorse economiche per investire nel proprio core business. Vediamo dunque di scoprire maggiori informazioni su questo tema.

Quali sono i costi fissi di un’azienda?

Per prima cosa, è importante capire quali sono le differenze fra i costi fissi e quelli variabili. I primi fanno riferimento a tutte quelle spese che sono sempre presenti all’interno del bilancio, e che dunque non cambiano in relazione al venduto o ad altri fattori legati al mercato. Ci sono anche dei costi che non sono sempre uguali, ma che vengono comunque inclusi nella lista dei fissi, in quanto non variano mai in maniera consistente. È possibile fare diversi esempi di costi fissi, come nel caso dell’affitto dell’immobile, degli ammortamenti relativi ai macchinari e ai beni di proprietà dell’impresa, e delle spese inerenti agli stipendi del personale. Anche gli oneri di gestione e le imposte, che attualmente assorbono il 59% dei profitti aziendali, rientrano in questo elenco. Per quanto concerne i costi variabili, alcune delle spese più importanti di questa categoria riguardano l’acquisto delle materie prime e i servizi di produzione.

Come risparmiare su questi costi

Innanzitutto, si suggerisce di ridurre i costi dell’energia anche in merito a voci di spesa cui spesso non si fa molto caso. Per ridurre le spese relative al riscaldamento, ad esempio, è possibile approfittare di offerte sul gas pensate per adattarsi alle esigenze delle aziende, e che permettono quindi di ottenere una tariffa più vantaggiosa. Un discorso simile può essere fatto anche per la luce elettrica, sebbene sia poi il caso di intervenire con alcune abitudini concrete, evitando ad esempio di sprecare inutilmente queste risorse. Un altro suggerimento riguarda la riduzione dei costi relativi alle materie prime: è vero che si tratta di una spesa variabile, ma è altrettanto vero che è una delle più pesanti a bilancio. È ad esempio possibile cercare dei fornitori più convenienti di quelli attuali, ma senza abbassare la qualità dei materiali. Attenzione anche ai costi del marketing, che possono essere ridotti in due modi: ricorrendo al digitale e alla promozione online, ed esternalizzando questo compito affidandolo ad una web agency specializzata. Infine, bisogna fare molta attenzione alla forma societaria giusta, ma è chiaro che in tal caso serve rivolgersi ad un esperto in gestione fiscale per le imprese.

In conclusione, mantenere un’azienda significa dover fare i conti con tutti i costi, con un occhio di riguardo per quelli fissi.

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