Cronaca

Eboli, morte di Rolando Scotillo: eseguita l’autopsia

Per far luce sulla morte di Rolando Scotillo, stroncato da un infarto nella notte tra sabato e domenica scorsa al pronto soccorso di Eboli, è stata disposta l’autopsia. L’esame è stato eseguito subito dopo il conferimento dell’incarico presso l’ospedale di Eboli ed è durato circa un’ora. Come riporta l’edizione odierna de Il Mattino.

Eboli, morte di Rolando Scotillo: eseguita l’autopsia

Le indagini per chiarire cosa sia avvenuto realmente a Rolando Scotillo sono scattate in seguito alla denuncia dei familiari dell’uomo. Compito dei periti sarà quello di accertare innanzitutto la tempistica e l’adeguatezza dei soccorsi e se il paziente poteva essere salvato con una condotta alternativa che, secondo la famiglia, avrebbe dovuto essere l’utilizzo del defibrillatore. Il nodo da sciogliere riguarda la tempistica dei soccorsi e l’utilizzo proprio dell’apparecchio.

La prima a dare soccorso a Scotillo è stata la moglie, anche lei infermiera. In attesa dell’arrivo del 118 che è stato chiamato alle 0.55 quando Scotillo ha iniziato a stare male. L’ambulanza, però, è arrivata 20 minuti dopo e non era di tipo rianimativo.

Quindi Scotillo è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso del Maria Santissima Addolorata dove è stato dichiarato il decesso poco dopo il suo arrivo. Per i risultati dell’autopsia si dovranno ora attendere 90 giorni. Intanto il corpo del sindacalista è stato riconsegnato alla famiglia per i funerali che si terranno oggi alle 17 nella chiesa Sacro Cuore di Gesù ad Eboli.

Gli indagati

Sono stati iscritti nel registro degli indagati quattro sanitari. Si tratta dei due medici dell’Asl giunti dalla guardia medica al rione Paterno presso la casa del sindacalista colto da malore e i due operatori del 118, che hanno coordinato i soccorsi.

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