Curiosità

La “Luna di sangue”: rituali, danze e leggende

Oggi l’eclissi è vista come un fenomeno naturale che avviene in cadenza periodica, ma per gli antichi era visto come cattivo presagio.

L’eclissi lunare, “Luna di Sangue”, e un evento molto più raro dell’eclissi di Sole, un evento molto intrigante che alimenta ancora storie e leggende, soprattutto per il colore rosso sangue che assume la Luna causa della rifrazione della luce che arriva sulla Terre.

Molti credono che l’eclissi sia un segno di Dio che annuncia l’apocalisse, poiché spesso nella Bibbia, Dio usa il Sole, la Luna e le stelle per inviare segnali sulla Terra.

L’alterazione dell’ordine cosmico per gli antichi ha sempre suscitato grande timore nei popoli, loro che osservavano il cielo per orientarsi e prevedere il futuro era vista come un fenomeno di sventura.

Nel 1621 era credenza, per chi dormisse all’aperto la notte di Luna piena, rischiava la pazzia, la cecità o peggio ancora di trasformarsi in un lupo mannaro.



Nel manuale per la caccia alle streghe, del 1486, il “Malleus Maleficarum “si legge che “Le stelle influenzano i diavoli stessi causando alcune magie e, pertanto, essi possono influenzare gli uomini. Per alcuni uomini che sono chiamati pazzi, sono molestati da diavoli più tempo rispetto a uno o un altro, e il diavolo non si comporta così, ma piuttosto li molesta in qualsiasi momento, a meno che essi stessi sono stati profondamente colpiti da alcune fasi della Luna.”

Gli Inca credevano che durante l’eclissi un giaguaro mangiasse la luna, Gli indigeni terrorizzati temevano che il predatore sarebbe poi tornato sulla Terra per divorare anche loro dopo averlo fatto con la luna.

I cinesi credevano che le eclissi fossero un cattivo presagio per l’Imperatore. Il sole, considerato il simbolo dell’imperatore cinese, l’eclissi poneva grandi obblighi per l’Imperatore nel tentativo calmare l’ira del cielo. Quando si verificava un’eclissi, l’imperatore consumava pasti vegetariani, evitava il palazzo reale, eseguiva rituali per salvare il sole e a volte emanava editti imperiali per assumersene la colpa.

Erano gli astrologi cinesi che prevedevano le eclissi, spesso sbagliando, si ha notizia della prima eclissi in Cina antica quando gli astrologi di corte Xi e Ho sono stati decapitati su ordine dell’imperatore Zhang Kang per non aver previsto correttamente un’eclissi totale di sole. Era di costume, per i cinesi, lanciare delle frecce infuocate verso il Sole nella speranza di riaccenderlo e spaventare il Drago che lo stava ingoiando durante l’eclissi. Questa pratica è stata praticata fino a 150 anni fa.

InThailandia il re Narai (XVII secolo) era un appassionato dell’astronomia, introdotta nel regno dai missionari gesuiti della Francia ed è noto per aver realizzato osservazioni delle eclissi lunari e solari sotto la loro tutela.



Giovanni Keplero, in un’opera del 1634 descrizione, l’eclissi, come un viaggio nello spazio di demoni che vivevano nell’ombra della luna. Quando si verificava un’eclissi di sole, i demoni erano in grado di viaggiare tra la luna e la Terra su un “ponte di ombra” e a volte portavano con loro passeggeri umani.

Gaio Sulpicio Gallo, console Romano (166 a.C.) predisse correttamente l’eclissi lunare e convinse l’esercito romano che non c’era niente da temere. L’eclissi si verificò all’ora indicata, sorprendendo i Macedoni, che la considerarono un cattivo auspicio e persero malamente in battaglia il giorno dopo.

I sacerdoti egiziani al seguito di Alessandro il Grande l’eclissi lunare osservata lungo il Tigri la notte del 20 settembre del 331 a.c. interpretarono il fenomeno, agli occhi della folla accorsa ad osservarlo, come un prodigio favorevole al condottiero macedone.

Cristoforo Colombo nel 1504 approdò con i marinai nella Baia di Santa Gloria, senza cibo e con le navi da riparare. Gli indigeni del luogo si rifiutarono di aiutarli e fornire loro del cibo così Colombo, avendo a bordo una copia del Calendario delle eclissi pubblicato da Johannes Muller nel 1474 che predisse un’eclissi per il 29 febbraio 1504, disse ai nativi americani che se non lo avessero aiutato, Dio avrebbe tolto loro la luna. Durante la discussione, la luna cominciò a scomparire e gli indigeni, terrorizzati, pregarono Colombo di parlare con Dio affinchè tutto tornasse come prima. Colombo si ritirò sulla sua nave, giusto il tempo necessario affinchè l’eclissi terminasse, convincendo gli indigeni che aveva parlato con Dio, convincendolo a restituire la luna.


popolo Kwakiutl, nel Pacifico nordoccidentale la “danza dell’eclissi” foto di Edward Curtis,          scattata tra il 1910 e il 1914

A Tahiti le eclissi venivano interpretate come congiungimento amoroso del Sole e della Luna ed ancora oggi, in alcune tribù eschimesi e artiche, si ritiene che le eclissi siano segno della benevolenza divina: Sole e Luna lascerebbero temporaneamente il proprio posto in cielo per controllare che sulla Terra vada tutto bene.

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