Cronaca

Estorsioni e droga dall’Agro alla Valle dell’Irno: condanna bis per Pierino “Maradona” e complici

Acquistavano droga tramite le estorsioni, muovendosi sul territorio dell’Agro Nocerino Sarnese e della Valle dell’Irno: condanne bis e sconti di pena per la banda di Pierino “Maradona”.

Stangata per Pierino “Maradona” e complici: ecco le sentenze per estorsioni e droga

Utilizzavano i proventi delle estorsioni per l’acquisto di sostanze stupefacenti e per “mantenere” gli affiliati. La Corte di Appello di Salerno ha rideterminato le pene per gli imputati che in primo grado avevano scelto di essere giudicati con il rito dell’abbreviato.

Quasi tutti hanno beneficiato di sconti di pena. Il 40enne paganese che era al vertice del sodalizio criminale posto in piedi a Mercato San Severino ed operante in tutta la Valle dell’Irno, Pietro Desiderio, alias “Pierino Maradona” è stato condannato a 13 anni e 10 mesi di reclusione (14 anni in primo grado).

Inoltre sono state rideterminate le pene per:

  • Pietro Attanasio 2 anni (in primo grado 7 anni),
  • Gianluca Bonazzola dovrà scontare 2 anni 6 mesi e 20 giorn (4 anni e 6 mesi),
  • Luigi Bove di Roccapiemonte dovrà scontare solo 6 mesi di reclusione (5 anni e 6 mesi),
  • Gianbattista Coppola di Nocera 7 anni 5 mesi e 10 giorni (10 anni),
  • Luigi Coppola di San Severino 5 anni 9 mesi e 10 giorni (6 anni),
  • Sisto Ferrara di Roccapiemonte un anno e sei mesi (6 anni),
  • Alessandro Iannone di San Severino 6 anni (8 anni),
  • Francesco Mandile di San Severino 4 anni e 10 mesi di reclusione (5 anni),
  • Luigi Romano 2anni e sei mesi (5 anni),
  • Alessio Ruggiero di Roccapiemonte 4 anni 9 mesi e dieci giorni (5 anni e 6 mesi),
  • Rosario Scifo di San Severino 6 anni e 4 mesi (8 anni),
  • Vincenzo Senatore di Roccapiemonte 3 anni e 8 mesi (6 anni),
  • Salvatore Torino di Roccapiemonte 5 anni un mese e 10 giorni (6 anni),
  • Ettore Vicidomini di Nocera 5 anni 1 mese e 10 giorni (6 anni e 6 mesi),
  • Biagio Villani di Roccapiemonte 6 anni 10 mesi e 20 giorni (10 anni),
  • Michele Villani di Roccapiemonte 11 anni e 8 mesi di reclusione (12 anni)

Confermate le condanne per:

  • Giuseppe Manuel Picarella di San Severino (3 anni)
  • Antonio Desiderio (2 anni e 6 mesi),

Gli imputati assolti:

  • Angela Bonazzola, compagna di Pietro Desiderio (con l’abbreviato era stata condannata a 3 anni e 8 mesi),
  • Nicola Liguori di Pagani (in primo grado 4 anni e 6),
  • Andrea Luigi Pisciotta (4 anni),
  • Giovanna Spista di Striano (1 anno).

Nel collegio difensivo tra gli altri vi erano dagli avvocati Agostino De Caro, Enrico Bisogno e Carmine Guadagno e Luigi Gargiulo. L’indagine, culminata nel blitz del 24 marzo 2017, prese il via nel settembre del 2014 ed è stata condotta dal nucleo investigativo del Comando Provinciale e della Compagnia di Mercato San Severino. Furono 33 le persone finite in manette.

Gli imputati erano accusati di numerose richieste estorsive ed atti intimidatori (incendi, pestaggi, esplosioni di colpi di arma e altro) posti in atto tra il 2014 e il 2016, ai danni di commercianti e imprenditori della zona. Accertato anche l’utilizzo di armi da fuoco, comuni e da guerra, tra cui anche Kalashnikov AK47, completo di due caricatori e del munizionamento, trovato e sequestrato il 16 gennaio del 2015 in un fondo agricolo di uno degli indagati. Secondo gli inquirenti al vertice dell’organizzazione c’era Pietro Desiderio, con funzioni di promotore capo ed organizzatore del sodali.

Era lui ad occuparsi di ideare ed organizzare le condotte criminali, dirigere il gruppo nella consumazione dei delitti, in particolare quelli estorsivi e inerenti il traffico illecito di sostanze stupefacenti. A Desiderio sarebbe spettato anche il compito di eseguire materialmente alcuni avvicinamenti estorsivi e recuperi credito, attraverso atti di violenza, ai danni di operatori economici.

Talvolta gli imprenditori che dovevano pagare venivano convocati personalmente da Desiderio. L’invito a cui non si poteva dire di no era poi seguito in qualche caso da pestaggio. Desiderio “riceveva” gli operatori commerciali presso la propria abitazione di Sant’Angelo di Mercato San Severino dove era detenuto agli arresti domiciliari (dal marzo del 2013 al 21 settembre 2015).

La propria abitazione era anche il luogo d’incontro con gli affiliati al fine di elaborare le strategie criminali, era anche il posto dove custodire e tagliare la sostanza stupefacente oltre che le armi a disposizione del gruppo.


Pina Ferro

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