Cronaca

Figli frustati per lavorare nella Valle del Sele, il pianto della 16enne: “Non vogliamo rivederlo”

Figli frustati per lavorare, la moglie lo denuncia ai carabinieri della Compagnia di Eboli: indagato il padre elettricista incensurato della Valle del Sele. La testimonianza della vittima di 16 anni: “Non vogliamo più rivederlo”. Secondo il pm, l’uomo avrebbe messo in atto ‘violenze reiterate con pompe e guinzagli ai minori e botte alla moglie”. Lo riporta l’odierna edizione de La Città.

Eboli, figli frustati per lavorare: indagato il padre incensurato

Quattro ragazzi minorenni, la più grande ha 16 anni, sono stati maltrattati con guinzaglio di cani e pompa dell’acqua branditi come armi dal papà, ora indagato per maltrattamenti su minori e violenze ai danni della moglie. I fatti si sarebbero consumati in un piccolo comune della Valle del Sele fino al 20 settembre scorso, giorno in cui la moglie del violento ha sporto denuncia ai carabinieri della compagnia di Eboli. Non sono ancora scattate misure cautelari ma la donna e i quattro ragazzini sono stati collocati in una casa famiglia, sempre nel Salernitano.

L’incidente probatorio

Intanto è stato fissato l’incidente probatorio: nel corso dell’udienza, con l’ausilio del perito incaricato, il magistrato ascolterà la vittima e i quattro minori per ricostruire le violenze.

La testimonianza in lacrime della 16enne

Una crisi di pianto quello della figlia più grande, di 16 anni primogenita di quattro fratellini che insieme alla mamma hanno denunciato i maltrattamenti subiti dal papà. La giovanissimi ha ricostruito in lacrime le vessazioni subite dall’indagato alla presenza dei carabinieri e della psicologa che a novembre scorso l’ha interrogata. Alla specialista aveva riferito di non aver mai avuto un padre, raccontando che ogni discussione diventava per lui l’occasione di offendere il suo fisico o il suo carattere. La ragazzina chiese aiuto ai professori dichiarando che il padre le diceva che era obesa e che non avrebbe mai ottenuto nulla nella vita perché era sbaglianta, che non sarebbe dovuta nascere e che era meglio se la madre avesse abortito. Ha raccontato anche che avrebbe subito un violento schiaffo nell’aprile del 2022 a causa del quale ha ancora problemi uditive. La ragazzina ha raccontato pure d’essere stata afferrata a più riprese al collo, col braccio destro stretto fino ai limiti del soffocamento.

Lo scambio della pace

Pochi giorni prima della denuncia, il clima di tensione si era accentuato in occasione del sacramento dell’Eucaristia: nella chiesa lui era seduto a due banchi di distanza e si sarebbe adirato perché i figli non erano andati a stringergli la mano al momento dello scambio della pace.

Gli indumenti rotti

Inoltre, alla vigilia dell’allontanamento dei minori che vivono in una casa famiglia e della madre che si è rivolta ad un centro antiviolenza, si sarebbe verificato l’episodio raccontato anche dai piccoli gemelli, interrogati anche loro dai carabinieri e dalla psicologa. L’uomo si sarebbe accorto del guasto ad una ruota dell’aspirapolvere utilizzato nell’allevamento per cani si sarebbero scagliato contro i minori. Avrebbe rotto il marsupio di uno dei piccoli gemelli e i trucchi e abiti della primogenita e secondogenita di 14 anni.

Quel giorno – a quanto riferito dalla 14enne– avrebbe detto alla moglie Maria di ammazzarla come un maiale e che l’avrebbe poi messa nella busta della spazzatura. Il tutto sotto gli occhi dei ragazzi spaventati. Nel corso degli anni, la donna sarebbe stata picchiata tra le 20 e le 30 volte.

Alessia Benincasa

Alessia Benincasa, giornalista del network L'Occhio, è esperta in cronaca nera, politica e inchieste.

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