Cronaca

Il padre lascia cadere la bambina giù dalla finestra: “Non sto bene, cosa ho fatto” | TUTTO QUELLO CHE È SUCCESSO

Si tratta di "un delirio psicotico" iniziato già dall'arrivo di un misterioso pacco qualche settimana fa

Possibile svolta nella vicenda della bambina caduta dalla finestra Fisciano. “Ha detto che è stata la parola di Dio a fargli lanciare la bambina dalla finestra”. Secondo Il Mattino, si tratta di “un delirio psicotico” iniziato già dall’arrivo di un misterioso pacco qualche settimana fa. A dirlo ai giornalisti è stato l’avvocato Silverio Sica, difensore – insieme al collega Tommaso Amabile – del 40enne di Fisciano accusato del tentato omicidio della figlia di due anni.

Fisciano, bambina caduta dalla finestra

Un “delirio psicotico”, così lo hanno definito i suoi avvocati. Probabilmente iniziato ancor prima della visita in ospedale. Questo sarà la perizia psichiatrica a doverlo stabilire. Eppure il gesto è stato fatto. Nella mente di G.D.A, 40enne di Fisciano qualcosa è scattato qualche settimana fa già con l’arrivo di un misterioso pacco a casa. Un pacco con all’interno un termometro. L’uomo chiese l’intervento dei carabinieri, sospettando ci fosse una bomba per la figlia.

Il racconto dell’avvocato

Intervenuto ai microfoni di Fanpage, l’avvocato Silverio Sica ha spiegato: “Quattro giorni prima aveva avuto una crisi psicotica aveva trovato un normale pacchetto postale e si era disteso sul letto abbracciando la bambina e dicendo che c’era un pericolo. Erano intervenuti anche i carabinieri. Ho esaminato con attenzione le medicine che gli erano state prescritte dopo quell’episodio, e tra queste c’è un antipsicotico. Lo psichiatra che l’ha visitato, quindi, ha accertato che era in preda a una crisi psicotica e probabilmente ha raccomandato che venisse seguito”.

“Anche le voci che dice di aver sentito fanno parte delle manifestazioni psicotiche. Lui ha ripetuto nell’interrogatorio che è stata la mano di Dio salvare la figlia. E che prima di lanciarla le avrebbe detto “Guarda come volano gli uccellini”.

Le paure

È chiaro che avesse paura, forse delle minacce non si sa da chi, al punto tale da richiedere un’ambulanza per un malore. I sanitari del 118 lo trasportarono in ospedale dove venne dimesso dopo una visita con un neuropsichiatra. All’uomo fu riconosciuto solo un esaurimento nervoso dovuto dallo stress. La cura dovevano essere delle gocce calmanti che prese due volta, la sera e la mattina. Dalla sua confessione, nella giornata di ieri, era intento a cambiare la piccola sul fasciatoio mentre la mamma andava e veniva. Una volta che la donna era in bagno ad aprire l’acqua calda, si sporge e lascia cadere la bambina. La vicina che salva il 40enne che aveva tentato il suicidio dichiara ai carabinieri che le aveva confessato: “Io non sto bene, che ho fatto, ora ti raggiungo, ecco sto arrivando. Non ce la faccio più, mi devo liberare da un peso”. Ai militari G.D.A. dirà anche di più: “Ho sempre le stesse parole, devo salvare il mondo, dovevo fare quelle cose, mentre stavo con mia moglie mi ha detto di buttare la bimba giù. Era come se fossero determinati segni, io seguivo quello che mi diceva la voce”.

Il padre e la “spinta di Dio”

La bimba, dopo essere stata lanciata dal terzo piano, è salva per miracolo. L’uomo questa mattina è comparso dinanzi al gip del Tribunale di Nocera Inferiore Daniela De Nicola ed ha ammesso le proprie responsabilità. I legali hanno chiesto l’attenuazione della misura cautelare ed il ricovero in una struttura psichiatrica.

Fisciano, la bambina caduta dalla finestra chiede del padre

Chiede del padre la bambina caduta dalla finestra Fisciano. Nelle prossime ore verrà chiesto al gip la conferma del carcere, in sede di convalida, per G.D.A, il padre della piccola Elena. L’uomo, poco prima di essere accompagnato dai carabinieri in caserma per accertamento, avrebbe mormorato ai militari di aver udito una voce che gli avrebbe detto cosa fare come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

L’uomo avrebbe riferito la circostanza quando è stato trovato disteso sul letto, in stato di shock. L’elemento rafforza l’ipotesi dell’accusa, ovvero quella del gesto volontario di quel papà di 40 anni, nel lanciare dalla finestra del terzo piano di casa la figlia di 2 anni. La bambina, rivolgendosi alla madre nelle scorse ore, avrebbe chiesto anche del papà.

Le voci

“Sentivo delle voci nella testa, mi dicevano cosa fare”. Sarebbero queste le prime parole pronunciate dal papà di Fisciano accusato di aver lanciato la figlioletta di due anni dalla finestra del bagno del loro appartamento al terzo piano di una zona residenziale della cittadina sede dell’Università di Salerno.

Fisciano, bambina caduta dalla finestra: la confessione del padre

Arriva la confessione del padre della piccola Elena, la bambina di 2 anni caduta dalla finestra al terzo piano di una che si trova sul corso San Vincenzo Ferreri, a Fisciano. “Sono stato io” avrebbe ammesso l’uomo, arrestato dai carabinieri nella giornata di domenica 30 ottobre.

Sulla vicenda indagano i carabinieri su indicazione della procura di Nocera Inferiore. I militari sono al lavoro per ricostruire la dinamica di quanto accaduto e – soprattutto – tentare di risalire alle motivazioni di un gesto folle, scattato forse in seguito a una lite tra i coniugi. È questa una delle ipotesi su cui bisognerà fare luce.

La bambina si è miracolosamente salvata grazie ad una rete metallica che ne ha attutito la caduta come confermato dai rilievi effettuati dalla Polizia Scientifica. I carabinieri, al loro arrivo sul posto, hanno trovato la bambina tra le braccia della madre sull’asfalto. Il padre, invece, era in casa seduto sul letto in stato di shock. L’uomo avrebbe tentato anche di togliersi la vita., stando al racconto di alcuni vicini. Sotto shock l’intera comunità.

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