Cronaca

Vietri a lutto per Antonio Senatore, oggi i funerali: “Già a 6 anni suonava il tamburo”

Oggi è il giorno di dolore a Vietri: saranno celebrati i funerali di Antonio Senatore, il ragazzo di 18 anni rimasto vittima di un incidente stradale tra Cava de’ Tirreni e Vietri sul Mare. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Lutto a Vietri, i funerali di Antonio Senatore

Intorno alle 19 di ieri, lundì 25 settembre è stata allestita la camera ardente nell’Arciconfraternita del Santissimo Rosario e della Santissima Annunziata a Vietri per rendere omaggio allo studente da poche settimane 18enne e rimasto coinvolto in un incidente stradale tra sabato e domenica mentre era in sella al suo scooter. Intorno alle 16 di oggi invece si terrà l’ultimo saluto.

Intanto si continua ad indagare circa la dinamica di quanto avvenuto. I militari hanno proceduto al sequestro delle immagini di videosorveglianza, oltre ad una serie di atti ufficiali, a tutela del conducente dell’auto che ha investito Antonio per valutare eventuali responsabilità.

La dinamica

Secondo una prima dinamica, il giovane sarebbe scivolato con il mezzo all’altezza dl bivio con l’Alessia e sarebbe finisco contro la vettura che sopraggiungeva nella corsia opposta. L’utilitaria, giudata da un parente della madre della vittima, non sarebbe riuscita ad evitare l’impatto. Gli investigatori sono al lavoro per confermare o meno le prime ipotesi.

Le dichiarazioni

“Antonio aveva appena quattro anni quando l’ho visto per la prima volta: era sulle spalle del padre. Assisteva silenzioso alla nostra processione in occasione della festa patronale e come gioco comprò sulle bancarebb un piccolo tamburo. Da quel giorno non ci siamo più lasciati. Solo una morte assurda me l’ha portato via”, sono le parole ancora piene di dolore del maestro Ronca. “Per Antonio la musica era la sua vita. Era tutto. All’età di 6 anni ha iniziato a suonare con oi. Seguiva le lezioni con una passione che ho visto raramente. Era brillante. Fin da piccolo aveva imparato a leggere la musica con una semplicità innata. La prima volta che suonò era piccolo e portava il tamburo, fissato con la cintura sulla schiena. Fece tutta la processione nonostante una volta a casa i genitori mi confidarono che aveva i lividi sulla schiena. Per lui era così importante che per nulla al mondo si sarebbe fermato. Lui sognava di diventare un professionista. Aveva davanti a sè una carriera brillante, come tanti giovani di Vietri che hanno avuto successo come musicisti, purtroppo un destino crudele non gli ha permesso di farlo. Non dimenticherò mai il suo sorriso”.

Le lacrime dei compagni dell’Alfano

La musica a fare da solonna sonora nella mattinata di ieri, lunedì 25 settembre, poi gli abbracci, le lacrime, il dolore stampato sul volto dei compagni e la consapevolezza che Antonio sarà sempre in mezzo a loro anche senza la sua presenza fisica.

Ieri mattina infatti docenti e compagni della scuola Alfano I di Salerno ha voluto ricordarlo. Il giovane frequentava la quinta A del liceo musicale. “Antonio vive”, era scritto sullo striscione dietro al quale hanno sfilato i suoi amici: “Ciao per sempre”, si leggeva sui palloncini bianchi preparati apposta per la mattinata. Tanti i riferimenti a lui, alla sue due passioni, la musica e la Salernitaa. Poi il rullo del tamburo, lo strumento che suonava e che studiava sia al liceo che al Conservatorio, l’inno della Salernitana Oltre il Novantesimo. Un breve percorso partito alle 8:30 da una piazzetta vicino scuola e terminato nell’atrio dell’Alfano I dove una insegnante ha fatto l’appello e fermatasi al nome di Antonio tutti hanno urlato “Presente”.

Il suo ricordo è poi continuato nell’aula magna del liceo. Su una sedia una sua foto gigante ed un mazzo di fiori: “Ricordiamo un figlio che è partito troppo presto – ha detto al dirigente -. Lo ricordiamo e lo accompagniamo con la musica che diventa linguaggio per parlare con il cielo”. Poi i ricordi dolorosi e commoventi degli amici: “Come faremo senza i banchi usati come batteria che solo tu sapevi fare – ha detto Francesca -. Ma sarai sempre con noi, pensaci da lassù, noi intanto prenderemo il diploma anche per te. E tutto quello che faremo sarà per te, ti vogliamo bene Totò”.

“Un dolore indescrivibile, con te sono morta anche io, sarai sempre con me ed io con te” – ha aggiunto Maria Luisi che poi ha iniziato a cantare. “Un fatto sconvolgente, non ci diamo pace – ha detto Gerardo Sapere, insegnante di strumenti e percussioni dell’Alfano I ed ideatore dell’ensemble Percussioniamo- Antonio era un ragazzo buono, educato. La sua è una famiglia perbene, ovunque andavamo il papà lo accompagnava. Un ricordo bellissimo è quando abbiamo suonato al Delle Arti per il 25° anniversario del Premio Charlot, Antonio è stato uno dei protagonisti. Fin da piccolo amava la batteria, ma suonava tutti gli strumenti a percussione. Lavorava già in tante orchestre, aveva tanti sogni. In suo onore abbiamo scritto una breve marcia per tamburi che sarà suonata durante il suo funerale”.

La dirigente inoltre ha annunciato l’intitolazione ad Antonio di una delle aule di percussione della scuola.

Alessia Benincasa

Alessia Benincasa, giornalista del network L'Occhio, è esperta in cronaca nera, politica e inchieste.

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