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Il Pd ha scelto Nicola Landolfi: sarà candidato sindaco a Battipaglia

BATTIPAGLIA. La settimana prossima sarà presa una decisione finale sul nome del candidato sindaco che rappresenterà il Partito Democratico alle prossime elezioni amministrative a Battipaglia. Si farà in occasione del tavolo politico di coalizione convocato su richiesta diretta del segretario cittadino Davide Bruno.

Il cerchio si è chiuso giovedì sera a Salerno, in occasione di una riunione in segreteria provinciale. In via ufficiosa, la decisione è stata ormai ratificata ed avrà forti ripercussioni politiche anche a livello regionale. A meno di clamorosi ribaltoni, infatti, scenderà in campo direttamente il segretario provinciale Nicola Landolfi. Tutti gli altri aspiranti del Pd dovranno necessariamente fare un passo indietro, chiudendo le porte anche alla possibilità di indire le primarie del partito per una sorta di doveroso rispetto politico nei confronti della figura del segretario provinciale. Al massimo, nel mese di marzo si terranno le primarie di coalizione.

«Nicola Landolfi rappresenta l’unica candidatura seria e credibile per il Pd di Battipaglia – afferma Luca Lascaleia, che è membro della segreteria provinciale e braccio destro fidato dello stesso Landolfi, oltre che ex segretario cittadino dei democrat – la vera confusione non è nel centrosinistra, che sta lavorando da mesi per costruire un progetto credibile, ma a destra, dove ci sono tantissimi candidati a sindaco. Landolfi può unire la coalizione di centrosinistra, mentre altri aspiranti non offrono tali garanzie. Noi vogliamo andare lontano e per questo motivo ci stiamo mettendo più tempo degli altri per decidere». Non manca la stoccata ad altri esponenti del centrosinistra e civici che sperano in una candidatura a sindaco nelle file del Pd: «in questi mesi, forse qualcuno di noi si è lasciato prendere la mano dalla passione politica – continua Lascaleia – rischiando di creare una confusione che avvantaggia gli altri. Chi è dirigente del Pd e si sente parte di questo gruppo deve seguire il lavoro degli organismi dirigenti. D’altra parte, la candidatura di Landolfi è stata chiesta dalla segreteria cittadina del Pd e non rappresenta alcuna imposizione dall’alto».

La presenza di Landolfi quale candidato sindaco ritrae una astuta mossa politica che riporterà – almeno teoricamente – i deluchiani sulla sponda mancina, dopo l’avvicinamento alle posizioni del candidato sindaco Gerardo Motta a seguito del sostegno offerto da quest’ultimo alla campagna regionale di Vincenzo De Luca. Proprio su Motta, è chiaro Lascaleia: «alcuni simboli elettorali presentati da Motta sono visibilmente copiati da quelli utilizzati da De Luca alle scorse regionali. Ci sono delle valutazioni in corso su tale questione. Resta il fatto che Motta non è un candidato del centrosinistra, semmai di una destra travestita da civica. Lui è un nostro avversario politico e non può valere il principio banale per cui chi ha votato De Luca è con Motta».

In merito alla presenza con Motta di Andrea Volpe, Lascaleia è altrettanto chiaro: «occorre distinguere tra la professione di Andrea Volpe e la sua figura politica, che è quella di un ex candidato al consiglio regionale con De Luca. So che Landolfi ha parlato sia con Andrea che col padre Mimmo Volpe. Eventuali appoggi a Motta da parte loro sono di natura personale o familiare, e non riguardano il Pd».

Da escludere, dunque, che Palmiro Cornetta e Nicola Vitolo possano continuare la loro corsa come candidati a sindaco. Differente il discorso per Pietro Ciotti, che sarà comunque in campo con almeno tre liste civiche. Potrebbero non farsi neppure le primarie di coalizione, giacché Enrico Lanaro ha chiarito di non essere interessato alla contesa.

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