Curiosità

Marketing tradizionale e marketing web: differenze

L’avvento delle nuove tecnologie ha comportato una vera e propria rivoluzione nell’ambito del marketing. Se questa scienza di supporto alla vendita era nata all’inizio del ‘900, venendo presto accettata anche in ambito universitario, con il passare dei decenni ha più volte dovuto fare i conti con l’evoluzione della società, ad esempio intersecando la psicanalisi nel corso degli anni precedenti al secondo conflitto mondiale. Come è accaduto a cavallo del nuovo millennio, con la crescita esponenziale dell’informatica.

Cos’è il marketing tradizionale

Per marketing inteso nella definizione tradizionale si intende il complesso di strategie tese a creare e consolidare un legame con il potenziale cliente. Il logico postulato di tutto ciò è una posizione diversa tra azienda e consumatore, con la prima posta in pratica su un piedistallo. E’ infatti essa a commissionare una campagna pubblicitaria in grado di veicolare al meglio un messaggio positivo sul prodotto da promuovere. Questo approccio, però, non offre alcuna garanzia, in quanto se da una parte può raggiungere milioni di persone, dall’altra parte non è sicuro che possa realmente convincerle.

Il web marketing

Con il web marketing, indicato spesso come digitale, la prospettiva muta completamente. In questo caso, infatti, si verifica una proficua interazione tra azienda e cliente, con il secondo che non è più una semplice cassa di risonanza, ma diventa parte attiva del processo pubblicitario. In tal modo viene ad instaurarsi un rapporto paritario, con l’azienda chiamata non più a cercare di imporre il suo punto di vista, ma ad ascoltare eventuali suggerimenti provenienti dal cliente e veicolati dalla rete commerciale.

Le differenze

Quali sono le differenze tra i due tipi di marketing? La più evidente consiste nel fatto che quello tradizionale punta sulla quantità, mentre l’advertising digitale è più mirato. Nel primo caso l’impresa si affida ad una televisione o ad un altro media, sperando che il messaggio possa colpire l’immaginazione del maggior numero di potenziali clienti. Nel secondo, invece, si vanno a cercare gli obiettivi che possono risultare più permeabili ad una determinata comunicazione. Una volta che si è testata la validità della strategia intrapresa, si può pensare ad allargare il suo raggio d’azione. L’esempio più notevole di questo modo di fare pubblicità è rappresentato da Google Adwords, il programma che va appunto a stabilire quale sia il targeting ideale per un certo messaggio, ottimizzando in tal modo l’investimento.
Altra notevole differenza sta nella possibilità di operare modifiche in corso, che è possibile solo per il web marketing, per ovvi motivi. Una volta che una pubblicità sia stata installata su un cartellone pubblicitario o travasata in uno spot televisivo risulta impossibile modificarla, a meno di non buttare al macero il lavoro già fatto, mentre con il digitale le correzioni sono all’ordine del giorno.

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