Cronaca

Le maschere da snorkeling diventano presidi per i sanitari contro il coronavirus. L’idea di Vincenzo Cozza

L’idea è innovativa, creativa, geniale: maschere da snorkeling modificate e destinate a medici e paramedici. Un modo per bypassare le difficoltà nel reperire le classiche mascherine, ma anche per evitare i segni taglienti delle mascherine sui volti di medici ed infermieri impegnati ad assistere i pazienti che combattono contro il coronavirus.

Maschere da snorkeling contro il coronavirus

Le maschere, che coprono l’intero volto e sono utilizzate per il nuoto, vengono trasformate in un dispositivo di protezione individuale grazie all’installazione di un filtro a cui viene applicato un adattatore realizzato con una stampante in 3D, gratuitamente, da FarmLab.

L’idea di Vincenzo Cozza

L’idea è Vincenzo Cozza, giovane medico di Battipaglia, specializzando in Nefrologia all’azienda ospedaliero-universitaria di Salerno. Insieme ad un suo collega anestesista, Cozza ha avviato una campagna di raccolta, sull’intero territorio provinciale, delle maschere da snorkeling. Una volta modificate con l’adattatore cui si aggancia un filtro Ffp3, le maschere saranno donate al personale sanitario dell’ospedale di Salerno e delle altre aziende sanitarie della provincia che ne chiederanno l’utilizzo.


maschere-snorkeling-coronavirus-idea-vincenzo-cozza


Finora, sono state raccolte cento mascherine e a breve il numero raddoppierà. «Al momento, ne abbiamo consegnate sei al reparto di Rianimazione del Ruggi, quattro al dipartimento di Prevenzione dell’Asl Salerno e dieci al presidio ospedaliero Mauro Scarlato di Scafati – afferma Vincenzo Cozza – Domani, ne consegniamo dieci al presidio ospedaliero di Mercato San Severino. In settimana, inoltre, abbiamo in programma di adattare altre cento mascherine che daremo al Comune di Agropoli».

A trasformazione completata, il vantaggio di queste maschere, rispetto a quelle antivirus usa e getta, è quello di essere «sicuramente più ergonomiche», chiarisce Cozza.

Sui social, intanto, è nata una gara di solidarietà perché chiunque sia in possesso di una maschera da snorkeling può donarla per vederla, poi, trasformata e consegnata ai medici in trincea. L’appello di Cozza, infatti, si rivolge a tutti coloro i quali hanno «anche una sola di queste mascherine, può andar bene anche la misura bambino, di farcelo sapere, contattandoci all’indirizzo e-mail mascherine3d@gmail.com».


maschere-snorkeling-coronavirus-idea-vincenzo-cozza


Il sostegno del Comune di Battipaglia

Anche il Comune di Battipaglia, luogo di partenza della campagna di Vincenzo Cozza ha aderito all’iniziativa. “Cari concittadini, abbiamo avuto una richiesta da parte di FarmLab, che è un’associazione di giovani – ha scritto la sindaca Cecilia Francese – Per aiutare il cittadino a far fronte all’emergenza virus Covid 19, la FarmLab richiede la disponibilità di stampanti 3D e relativo materiale di stampa bobine PLA, per poter realizzare ed offrire gratuitamente il maggior numero di dispositivi di sicurezza personale carenti a livello regionale e locale (mascherine).

Abbiamo deciso di diffondere l’iniziativa di questi giovani anche sul nostro sito istituzionale, dando a chi possiede questo materiale la possibilità di mettersi in contatto con questi professionisti e scegliere insieme a loro il modo più opportuno per poter creare una rete di solidarietà sociale a beneficio dei cittadini di Battipaglia”.



Come donare le mascherine e sostenere la campagna

Per donare mascherine o avere informazioni, inviare una mail a: mascherine3d@gmail.com


Tutte le notizie sul coronavirus

Il sito del Ministero della Salute

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio