Cronaca

Ministro fa fermare il Frecciarossa diretto a Salerno: scoppia la polemica

Ministro ferma il Frecciarossa diretto a Salerno: scoppia la polemica per quanto avvenuto nella giornata di ieri, martedì 21 novembre. Il fatto è stato riportato nell’edizione odierna de “Il Fatto”.

Ministro ferma il Frecciarossa diretto a Salerno

È diventata virale la notizia della fermata straordinaria (e non prevista) da un Frecciarossa per far scendere il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida a Ciampino, da dove avrebbe proseguito in auto verso Caivano. Questo ha causato un pesante ritardo del treno e non sono mancate le polemiche (soprattutto di politici). Il leader del M5S Giuseppe Conte ha definito la notizia «un segnale devastante». Il leader di Iv Matteo Renzi ha chiesto le dimissioni del ministro Lollobrigida, definendo la sua azione un «abuso di potere».

La fermata straordinaria

Una “fermata straordinaria” di un Frecciarossa per far scendere il ministro perché il treno era in ritardo ha scatenato diverse polemiche. Secondo il quotidiano, il ministro ha usufruito di una fermata ad hoc del Frecciarossa Torino-Salerno alla stazione di Ciampino. A scendere insieme a lui ci sarebbero state solo una o due persone: “Fermata straordinaria disponibile alla discesa di tutti”, replica il ministro.

Il quotidiano ricostruisce che, a causa di un guasto sulla tratta da Roma e Napoli, il Frecciarossa 9519 partito da Torino alle 7 e diretto a Salerno, ha accumulato un ritardo di ben 111 minuti. Proprio su quel convoglio, a Roma Termini, intorno alle 12, è salito Lollobrigida. Il ministro era diretto a Napoli Afragola, da dove poi si sarebbe dovuto recare a Caivano per l’inaugurazione del nuovo parco urbano.

Le polemiche

«Il fatto, immagino confermato perché non smentito, rappresenta un segnale devastante della politica in un momento di tagli lacrime e sangue. Lasciano a terra i cittadini e fanno di un mezzo di trasporto un privilegio», tuona il leader del M5S Giuseppe Conte.
«Se il ministro Lollobrigida ha davvero fermato un treno Alta Velocità in una stazione sul percorso Roma Napoli ed è sceso proseguendo poi in macchina siamo in presenza di un abuso di potere senza precedenti. I ministri possono usare i mezzi dello Stato ma non possono fermare i treni di tutti i cittadini. Se la notizia sarà confermata chiederemo in Aula le dimissioni di Lollobrigida». Così sui social il leader di Iv, Matteo Renzi.

«Oggi dal solito quotidiano, con la schiera al seguito di alcuni parlamentari della sinistra, arriva l’ultimo attacco spuntato contro il ministro Lollobrigida. La sua colpa sarebbe quella di essere sceso, a causa di un grave ritardo, dal treno Frecciarossa e senza recare alcun disagio ai passeggeri, pur di presenziare a un evento importante come l’inaugurazione del parco urbano a Caivano», dichiara in una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti. «È lampante che l’assenza di un ministro ad un’iniziativa come quella di ieri che sancisce, grazie anche al governo Meloni, la rivincita dei cittadini contro la criminalità, sarebbe stato un vero e proprio danno all’immagine dello Stato. Se la colpa di Lollobrigida è quella di voler esser presente a tutti i costi a Caivano, di aver voluto usare un mezzo pubblico e di aver trovato prontamente un’alternativa per raggiungere il luogo, è evidente che certi sciacalli non sappiano più a cosa aggrapparsi. E fa davvero sorridere la richiesta di dimissioni da parte di Renzi, che arriva proprio da colui il quale si fece fare “l’air force Renzi” tutto per lui. Solidarietà al ministro Lollobrigida».

La nota di Trenitalia

«La fermata non ha comportato ulteriore ritardo per i viaggiatori, né ripercussioni sulla circolazione, né costi aggiuntivi per l’azienda». Lo afferma Trenitalia circa la fermata straordinaria per far scendere il ministro Lollobrigida. «Il treno si è fermato poco dopo Roma Termini per quanto stava accadendo in linea e la deviazione via Cassino è stata decisa anche in virtù della fermata già prevista a Napoli Afragola».Dopo la ripartenza, «è stata disposta la fermata presso la stazione di Ciampino, dove sono scese le istituzioni presenti a bordo, per poter far fronte a impegni istituzionali».

«L’effettuazione di una fermata straordinaria non è un evento eccezionale e rientra nelle dinamiche dell’esercizio ferroviario. Negli ultimi sei mesi, nei servizi Frecce, vi sono stati 207 casi di fermate straordinarie per coincidenza/riprotezione dei clienti derivanti da gestione anormalità o circolazione perturbata. Le fermate straordinarie sono valutate in funzione ai tempi di arrivo alla prima località di servizio utile e in relazione alla fermata per servizio commerciale. Nelle condizioni generali di trasporto, in conformità al regolamento europeo 782 del 2021, è indicato che, nel caso in cui l’arrivo alla destinazione finale sia previsto con un ritardo superiore a 60 minuti, qualora il viaggio non risulti più utile ai fini del programma originario di viaggio, il passeggero ha diritto al rientro al punto di partenza o ad altra località intermedia di sua scelta. Quando sussistono particolari esigenze quali, ad esempio di emergenza, di ordine pubblico, ecc…, tale richiesta viene valutata caso per caso e, in relazione ai possibili impatti sulla circolazione e sui passeggeri, si dà o meno la concessione a procedere».

Alessia Benincasa

Alessia Benincasa, giornalista del network L'Occhio, è esperta in cronaca nera, politica e inchieste.

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