Cronaca

Chiede 50mila euro per aprire il salone di parrucchiere e lo strozzino chiede il 120% di interessi: arrestato 60enne a Nocera

Arrestato lo strozzino di un parrucchiere a Nocera Inferiore: chiedeva il 120% di tasso annuo di interessi su un prestito da 50mila euro

Arrestato lo strozzino di un parrucchiere Nocera Inferiore. Nella giornata di oggi, martedì 29 giugno, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelare personali, emessa dal G.I.P. del locale Tribunale, che ha disposto la custodia cautelare in carcere a carico di un ultra60enne, residente a Nocera Inferiore, ritenuto responsabile dei reati di usura pluriaggravata e di reiterati episodi (consumati e tentati) di estorsione.

Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica Angelo Rubano e dal Procuratore della Repubblica  Antonio Centore, hanno preso spunto dalla denuncia di un parrucchiere nocerino che dichiarava di essere vittima di un’attività usuraria protrattasi per anni e originatasi in un periodo di difficoltà economiche, allorquando aveva dovuto ricorrere a un prestito per fronteggiare le spese per l’apertura di un nuovo salone, essendo inaspettatamente venuta meno la possibilità di usufruire di un finanziamento regionale ambito.

Nocera Inferiore, arrestato lo strozzino di un parrucchiere

Le attività investigative, comprendenti l’escussione di persone informate, l’acquisizione e l’analisi di tabulati di traffico telefonico, servizi di osservazione e pedinamento, perquisizioni, accertamenti bancari, acquisizione di atti ed altro, hanno consentito di acquisire gravi elementi di colpevolezza a riscontro di quanto denunciato dalla vittima. In particolare, è stato accertato che l’attività delittuosa si è sviluppata a seguito di due richieste consecutive di denaro per un totale di 50mila euro, per la cui restituzione era stato imposto il pagamento di rate mensili comprendenti interessi per un tasso annuo di oltre il 120%, di gran lunga superiore a quello di soglia in vigore.

Il denunciante, che ha dichiarato di avere effettivamente corrisposto la somma totale di oltre 130mila euro e di aver interrotto le dazioni per l’esasperante impossibilità di soddisfare le esorbitanti pretese, è stato sottoposto nel tempo a costanti vessazioni finalizzate a costringerlo ad onorare il debito, ricevendo assidue minacce alla sua incolumità e all’integrità dell’attività commerciale (vale a dire di incendio della stessa). Tale condotta vessatoria, che ha configurato ripetuti reati (tentati e consumati) di estorsione, si è concretizzata anche attraverso la prospettazione del possibile intervento di soggetti legati alla criminalità organizzata nocerina, per conto dei quali l’odierno arrestato asseriva di aver elargito i prestiti e dover, conseguentemente, curare la riscossione.

Il provvedimento

In relazione alle imputazioni di usura, sono state riconosciute sussistenti le aggravanti di aver commesso il fatto nei confronti di chi svolge attività imprenditoriale e di aver commesso il fatto in danno di chi si trovava in stato di bisogno. Parallelamente alla già citata misura cautelare personale, il Gip del Tribunale di Nocera Inferiore ha disposto nei confronti dell’arrestato il sequestro della somma corrispondente al profitto dell’attività delittuosa.

 

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