Cronaca

Omicidio in provincia di Bari: arrestati due uomini di Salerno

Due uomini di Salerno sono stati arrestati per aver commesso un omicidio, il 3 giugno 2014, a Giovinazzo in provincia di Bari. Inoltre, per lo stesso crimine sono stati tratti in arresti anche quattro persone di Bari.

Omicidio in provincia di Bari: arrestati due uomini di Salerno

Per il delitto i Carabinieri del Comando provinciale di Bari su ordine della magistratura hanno arrestato sei persone tutte appartenenti al clan Di Cosola, attivo sul territorio di Bari e provincia. Gli arrestati dovranno rispondere di omicidio in concorso, detenzione e porto illegale di armi, aggravato dalle modalità mafiose.

In particolare, i due mandanti dell’omicidio, oggi di 41 e 49 anni – il primo dei quali ritenuto l’attuale reggente del clan Di Cosola – avrebbero organizzato e ordinato l’omicidio a quattro esecutori (due 44enni, un 42enne ed un 35enne) per agevolare l’attività criminale del sodalizio sul territorio di Giovinazzo.

L’omicidio

Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal giudice il primo pomeriggio del 3 giugno 2014, a Giovinazzo, Claudio Fiorentino, all’epoca 33enne, mentre percorreva con un calesse la complanare della SS16, venne colpito ed ucciso da nove colpi di arma da fuoco esplosi con una pistola mitragliatrice Micro Uzi. L’assassino viaggiava a bordo di una moto condotta da un complice.

La svolta dopo nove anni

Le indagini, coordinate dalla Ddd di Bari e sviluppate in più fasi hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli odierni arrestati. La misura cautelare è stata notificata in carcere a tre indagati, detenuti per altra causa, mentre degli altri tre, due sono stati associati in carcere ed uno è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

“È importante sottolineare – riportano i carabinieri in una nota stampa – che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa dell’indagato, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti”.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio