Cronaca

Omicidio di Marzia Capezzuti, tre arresti all’alba: c’è anche un minore | Chi sono

Svolta nell’omicidio di Marzia Capezzuti, la 29enne milanese scomparsa da Pontecagnano Faiano nel marzo del 2022. Questa mattina i carabinieri hanno arrestato tre persone. Ma chi sono? I destinatari, tra cui marito, moglie e un minore, sono accusati, a vario titolo, di maltrattamenti, tortura ed omicidio.

Omicidio di Marzia Capezzuti, chi sono gli arrestati: c’è anche un minore

I provvedimenti scaturiscono dalle indagini condotte a seguito della scomparsa di Marzia Capezzuti, 29enne milanese, avvenuta nel mese di marzo 2022, dal comune di Pontecagnano Faiano. I destinatari sono accusati, a vario titolo, di maltrattamenti, tortura ed omicidio.

I nomi

Arrestati a Pontecagnano Faiano Barbara Vacchiano, il marito Damiano Noschese e il loro figlio quindicenne. Le accuse sono di omicidio e maltrattamenti. Ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP su richiesta della procura di Salerno.



Il ritrovamento del cadavere

Lo scorso ottobre, in un casolare di Santa Tecla (Montecorvino Pugliano) furono trovati i resti di un corpo, che si presume appartenessero alla 29enne milanese. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, Marzia Capezzuti sarebbe stata uccisa ed il suo cadavere occultato.


marzia capezzuti strangolata

Marzia picchiata, maltrattata e forse anche violentata

Quanto è emerso finora dalle indagini è a dir poco agghiacciante: Marzia sarebbe stata picchiata, maltrattata e abusata dalla famiglia che la ospitava solo per ricevere i soldi della pensione. La 29enne -infatti – era affetta da una patologia cognitiva e percepiva una pensione di oltre mille euro.


marzia capezzuti indagati

La storia di Marzia Capezzuti

Marzia Capezzuti, la 29enne originaria di Milano, è scomparsa il 7 marzo di un anno fa, la vigilia del suo compleanno, Pontecagnano Faiano . A fine ottobre era stato ritrovato il corpo in un casolare abbandonato: sul cadavere – su cui sono in corso accertamenti dei periti – i segni che indicano uno strangolamento.

Per omicidio erano state indagate 7 persone. I contorni dell’omicidio hanno fatto emergere una ricostruzione che se confermata sarebbe agghiacciante. Marzia Capezzuti era ospite della famiglia dell’ex fidanzato dove aveva continuato a viverci anche dopo la morte del suo compagno.

Il cordoglio del sindaco Lanzara

“Apprendiamo la notizia che alle prime luci dell’alba di oggi sono stati arrestati i colpevoli dell’atroce omicidio.

Qui, sul luogo del triste ritrovamento del corpo, depongo questi fiori in suo omaggio a nome dell’intera Amministrazione e di tutta la Città, lasciando un messaggio: da questo momento la giovane Marzia potrà finalmente riposare in pace, ora che i suoi assassini sono stati affidati alla giustizia.

Esprimo un pensiero particolare alla famiglia che da mesi combatte per conoscere la verità e porta con sé la cicatrice indelebile della perdita della figlia. Mi unisco inoltre alla comunità di Pontecagnano Faiano che da subito si è stretta intorno a questa triste vicenda.

Un ringraziamento va inoltre alle forze dell’ordine per il lavoro svolto e a quanti hanno contribuito affinché la verità emergesse”.

Le indagini e gli arresti

I giudici hanno ritenuto la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei tre indagati, quanto all’omicidio della giovane Marzia Capezzuti, di origini milanesi, soggetto fragile e vulnerabile in quanto affetta da “disturbo della condotta in ritardo mentale di media gravità”. Per i soli indagati maggiorenni il Gip presso il Tribunale di Salerno, ha ritenuto altresi sussistenti gravi indizi anche in ordine ai delitti di tortura, maltrattamenti, sequestro di persona, indebito utilizzo di carte di pagamento sempre in danno della Capezzuti, cosi come contestato dalla accusa.

Nei confronti del minore, infatti, la richiesta cautelare, allo stato, riguarda la sola contestazione di omicidio ed occultamento di cadavere. La vittima, con un passato complesso di istituzionalizzazione, dal 2017 circa si era stabilita all’interno della piccola comunità di Pontecagnano Faiano ove aveva trovato ospitalità da parte del nucleo familiare Vacchiano/Noschese, in quanto legata da una relazione sentimentale con uno dei componenti della famiglia, presso la quale era riroasta anche dopo la morte prematura di questi.

La storia di Marzia Capezzuti

L’insorgenza dell’astio nei confronti della giovane, da parte del nucleo familiare Noschese – Vacchiano si riconnetterebbe al decesso del fidanzato della Capezzuti, decesso del quale questa sarebbe stata ingiustamente incolpata, così come ricostruito nei citati provvedimenti dei Gip, sulla base di varic testimonianze raccolte, anche al di fuori del nucleo familiare, nel corso delle indagini preliminari svolte da questi Uffici.

Nelle dette ordinanze, si ipotizza che la giovane, divenuta un’ospite “indesiderata” sarebbe stata sottoposta a maltrattamenti e torture per mero intento e spirito punitivo, ma soprattutto che gli indagati, dopo aver progressivamente isolata la ragazza, si sarebbero impossessati della sua pensione d’ invalidità INPS prelevandola mensilmente.

In entrambi i provvedimenti cautelari, infatti, sono stati valutati dai Gip le acquisizioni documentali e le dichiarazioni testimoniali dalle quali risulterebbe che il conto intestato alla Capezzuti sia stato aperto presso l’Ufficio postale di Pontecagnano nel settembre 2021 dai coniugi Vacchiano/Noschese che avrebbero attinto ogni mese, fino al giugno 2022, dai fondi della Capezzuti prelevando, immediatamente dopo l’accredito, la pensione in due distinte tranche.

Inoltre, grazie alla capillare attività investigativa svolta dai CC Salerno, venivano effettuati servizi di osservazione e pedinamento nonché veniva disposto l’inserimento di un alert sul sistema di videosorveglianza installato presso il solito ATM ove venivano eseguiti i prelievi. Tali attività, riscontrate delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, delle escussioni di persone inserite nel nucleo familiare Vacchiano-Noschese, consentivano di accertare, a livello di gravità indiziaria, che sarebbero stati solo i due indagati maggiorenni arrestati ad effettuare i prelievi dal libretto di deposito al risparmio.
Per raggiungere il loro scopo gli indagati avrebbero sempre più progressivamente isolato la Capezzuti anche dai suoi stessi familiari: alla data della scomparsa, infatti, i genitori della ragazza erano ignari della permanenza della stessa presso il nucleo familiare Noschese – Vacchiano, essendo stato loro comunicato, nell’estate 2021, proprio dalla Vacchiano Mariabarbara, che Marzia si era allontanata da Pontecagnano insieme ad un fantomatico fidanzato.

Gli ultimi momenti di vita di Marzia Capezzuti

Gli ultimi momenti della vita di Marzia Capezzuti sono stati ricostruiti in entrambi i provvedimenti cautelari in base alla escussione di numerose persone prossime al nucleo familiare Vacchiano/Noschese, alcune anche presenti in casa al momento del suo verosimile allontanamento dalla stessa: secondo quanto ritenuto dai G.I.P., infatti, la Capezzuti sarebbe stata portata via proprio dai tre indagati dalla casa di residenza, in piena notte.

E proprio sulla base di elementi dichiarativi acquisiti nel corso delle investigazioni che si è proceduto al monitoraggio della zona di rinvenimento del cadavere della Capezzuti, rinvenimento avvenuto il 25 ottobre 2022, all’interno di un casolare abbandonato in Montecorvino Pugliano.

Annalisa Barra

Annalisa Barra, giornalista del network L'Occhio, è esperta di comunicazione, scrittura Seo, social media e copywriting.

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