Cronaca

Salerno, neonato di 3 mesi in ospedale in gravi condizioni: è positivo alla cocaina

Nella notte di martedì, un neonato di 3 mesi è arrivato in gravi condizioni all’ospedale Ruggi di Salerno: si sospetta che al piccolo sia stata somministrata della cocaina. Vista la gravità del quadro clinico il neonato è stato trasferito al Santobono di Napoli. Dalle analisi delle urine è risultata la positività alla cocaina.


IL NEONATO HA ANCHE UNA GRAVE FORMA DI MENINGITE


Salerno, neonato in ospedale in gravi condizioni: avrebbe ingerito cocaina

Il piccolo di appena 3 mesi è stato soccorso in extremis dal personale sanitari del Ruggi di Salerno. Le condizioni del neonato sono apparse da subito gravissime.

Visto il quadro clinico estremamente compromesso i medici del Ruggi, dopo aver stabilizzato il piccolo, ne hanno disposto il trasferimento in codice rosso al Santobono di Napoli. Il neonato è stato trasferito nella mattinata di oggi, 11 gennaio, e si trova attualmente ricoverato nel reparto Rianimazione del presidio partenopeo. Il piccolo è in pericolo di vita.

Le indagini

Gli agenti della Questura di Salerno hanno dato il via ad un’indagine per far luce sull’accaduto. Gli inquirenti hanno già ascoltato i genitori del neonato e il persone medico degli ospedali. Sul caso vige il massimo riserbo investigativo.

Il neonato è originario di Salerno. La madre – come riporta Fanpage – avrebbe avuto dei problemi di tossicodipendenza, dai quali starebbe cercando di uscire. Sarebbe in cura presso i servizi sanitari in un programma di disintossicazione.

Dalle analisi delle urine è risultato che il neonato è positivo alla cocaina. Non è chiaro come l’abbia ingerita. Non è escluso che il neonato possa aver assunto la droga attraverso l’allattamento o che possa essere entrato accidentalmente in contatto con essa.

La nota del Santobono

Nel tardo pomeriggio l’ospedale Santobono ha emesso una nota. All’arrivo del piccolo, le condizioni sono apparse “da subito gravissime con imminente pericolo di vita tanto da rendere tempestivo il trasferimento in terapia Intensiva pediatrica”. Lì è stato intubato e ventilato meccanicamente.

Sulla questione legata alla presenza di cocaina nel sangue il Santobono chiarisce: “Alla luce del primo dei due referti tossicologici positivo per cocaina nelle urine eseguito a Salerno è stato ripetuto il test tossicologico rapido e inviato campione presso la tossicologia del Cardarelli, risultato negativo per la presenza di sostanze stupefacenti. Inviato campione ematico presso l’Aou “L. Vanvitelli” per indagine cromatografica ad elevata sensibilità per la ricerca di sostanze di abuso nel sangue”.

“Il prosieguo clinico – sottolinea la nota del Santobono – è stato caratterizzato da gravissima alterazione degli indici infettivi/infiammatori, lo stato di coscienza alterato che unitamente alla evidenza di emorragia cerebrale evidenziata alla Tac eseguita presso l’ospedale di provenienza ha imposto indagini neuroradiologiche ulteriori.

“Il piccolo è stato condotto presso la radiologia del nostro presidio e sottoposto a Risonanza Magnetica Nucleare, a seguito della quale è stato condotto in urgenza presso la sala operatoria di Neurochirurgia per il posizionamento di catetere di monitoraggio della pressione intracranica. In quella sede è stato prelevato un campione di liquido cefalorachidiano risultato positivo per ‘Haemophilus Influenzae’, confermando il sospetto diagnostico iniziale al momento della ammissione in terapia intensiva di meningite batterica. Al termine della degenza il paziente è stato ricondotto presso la nostra Unità operativa di Terapia Intensiva e sottoposto alle cure ed al monitoraggio del caso. Dall’ingresso le condizioni, ancorché stabilizzate, rimangono gravissime e ci si riserva la prognosi”. conclude la nota.

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