Cronaca

Pagani. Dopo 4 anni il Riesame per i presunti rapporti tra clan e politica

Il prossimo 29 ottobre ci sarà l’udienza del Tribunale del Riesame per sette persone coinvolte nel processo Criniera, istruito dall’Antimafia di Salerno e oggi in corso al Tribunale di Nocera Inferiore.

La data segue l’annullamento da parte della Cassazione, con rinvio per nuova pronuncia, per una misura cautelare del dicembre 2014, dopo quattro anni.

Il processo

Dopo il rigetto del gip, l’appello era stato presentato dalla Dda di Salerno. 

Il processo vede imputati con l’accusa di collisioni politico-mafiose anche i politici Massimo D’Onofrio e il consigliere regionale Alberico Gambino.

Le accuse principali sono rivolte ai fratelli Antonio e Michele Petrosino D’Auria, reclusi al regime carcerario 41 bis.

I fatti contestati risalgono al 2008 e in alcuni casi fino al 2011, con singoli episodi di estorsione aggravata, associazione a delinquere di stampo camorristico, presunte collisioni tra gruppi criminali e politici.

L’impianto accusatorio

L’accusa della Dda riguarda anche alcune assunzioni effettuate tramite la Tempor, società di lavoro interinale, interessi sugli appalti per i parcheggi pubblici con i soggetti del clan “sistemati” al Consorzio tramite interessamento dei fratelli Petrosino D’Auria.

Le informative, già relazionate ai giudici dai carabinieri della Dia, riguardano in gran parte le attività del presunto clan Fezza-Petrosino D’auria, insieme ai loro presunti rapporti con la classe politica.

Per la Procura quel nodo costituisce l’effettivo scambio per gli uomini della cosca della Lamia, il quartiere del centro storico a Pagani considerata la roccaforte del clan.

A seguire episodi di estorsione in nome dello stesso clan, con interessi anche nel settore dell’ortofrutta e sulle società impegnate.

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