Parco del Cilento, grande spreco “verde”: le spese nel mirino della Corte dei Conti

È come camminare sul ciglio del burrone, un passo più in là e si piomba nell’abisso. A meno di un deciso cambio di rotta e un controllo più severo sulle spese. È questo in sintesi il bilancio che tirano i giudici della Corte dei Conti nella loro ultima indagine sulla gestione finanziaria dei 23 Parchi nazionali italiani nel periodo che va dal 2014 al 2016 che ha riguardato anche al Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Un gigante dai piedi d’argilla, a dar retta alle valutazioni contenute nella relazione che accumula debiti e che per tre anni consecutivi ha chiuso il proprio bilancio in passivo. Un dato questo, dicono i giudici, che porta dritto al commissariamento se non si correrà al più presto ai ripari.

I numeri del crac

Il risultato finanziario del Parco del Cilento, si legge nella relazione, sia pure con un trend oscillante, è sempre negativo: ammontava a 1,1 milioni nel 2014, in notevole…



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