Inchiesta

Quanti sono i poveri in provincia di Salerno? Ecco i dati per tutti i comuni

Sono oltre 9.000 i cittadini in disagio economico già beneficiari del Reddito di inclusione in provincia di Salerno. E la Campania è la prima regione italiana per numero di nuclei e di persone destinatarie della misura, oltre che per grandezza dell’importo medio mensile. In aggiunta, mantiene il primato anche tra i percettori del Sostegno per l’inclusione attiva, sussidio sostituito dal Rei lo scorso primo gennaio.

Quanti sono i poveri in provincia di Salerno?

Sono i dati sul primo semestre del Reddito di inclusione, diffusi dall’Inps. La misura di contrasto alla povertà si compone di due parti: un contributo finanziario, erogato ogni mese attraverso una carta rilasciata da Poste Italiane, che consente di prelevare denaro ed effettuare acquisti e pagamenti; un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa, mirato al superamento della condizione di povertà, sotto la regia dei servizi sociali.


La relazione Inps

È stato pubblicato l’Osservatorio sul Reddito di Inclusione (REI) con i dati del primo semestre 2018, periodo in cui sono stati erogati benefici economici a 267mila nuclei familiari raggiungendo 841mila persone.

Dal 1° gennaio 2018 il REI ha sostituito un’altra misura di contrasto alla povertà, il SIA (Sostegno per l’Inclusione Attiva).

Persistono tuttavia trattamenti SIA erogati a 44mila nuclei familiari. Sommando questi trattamenti a quelli del REI emerge che nel primo semestre 2018 le misure contro la povertà hanno raggiunto circa 311mila nuclei e oltre un milione di persone.

Limitando l’analisi al REI, la maggior parte dei benefici vengono erogati al sud (70%) con interessamento del 73% delle persone coinvolte. Campania e Sicilia sono le regioni con maggiore numero assoluto di nuclei beneficiari (insieme rappresentano il 50% del totale e il 53% del totale delle persone coinvolte). Calabria, Lazio, Lombardia e Puglia coprono un ulteriore 28% dei nuclei e il 27% delle persone coinvolte.

Il tasso di inclusione del REI, ovvero il numero di persone coinvolte ogni 10mila abitanti, a livello nazionale risulta pari a 139, raggiungendo i valori più alti in Sicilia, Campania e Calabria (rispettivamente 416, 409, 309) e quelli minimi in Friuli Venezia Giulia (15) e in Trentino Alto Adige (17).

L’importo medio mensile, pari a 308 euro, risulta variabile a livello territoriale, con un intervallo tra i 242 euro della Valle d’Aosta ai 338 euro della Campania.


I dati sulla povertà

Secondo quanto trasmesso dall’Inps alla Regione, al 30 giugno, queste le cifre dei possessori della card in provincia di Salerno: 2.000 persone nel comune capoluogo; 1.540 a Battipaglia; 2.400 a Nocera Inferiore; 3.000 sommando i beneficiari di Agropoli, Vallo della Lucania, Sala Consilina, Sapri e Minori.

A Napoli sono invece 75.705 e quasi 105mila in tutta la Regione. Ma i numeri sono destinati a crescere, perché l’Istituto nazionale di previdenza sociale quantifica in 238.203 gli aventi diritto in Campania, per un totale di 68.417 famiglie. Un record, cui si affianca quello dell’importo mensile (338,35 euro), variabile in base al reddito e alla composizione del nucleo familiare, fino ad un massimo di 539,82 euro.

Dati in linea di continuità con il secondo bimestre del Sia, percepito da chi ancora non accede al Rei: la Campania è la regione con più beneficiari tra i nuclei (10.339) e i cittadini (43.511), contando il più elevato importo medio mensile (264,81).

Va ricordato che dal primo luglio il Rei è uno strumento universale, erogato solo sui requisiti economici dei percettori, e non più anche familiari. Ma il quadro appare chiaro, a sei mesi dal varo della misura: al sud (70%) si concentra la maggior partedei benefici, toccando il 73% delle persone coinvolte.


fonte: la città

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