Curiosità

Raccolta differenziata in cucina: come renderla pratica rispettando il decoro

Dal 2015 privati e aziende devono fare la raccolta differenziata dell’immondizia. In base al Comune e alla modalità di raccolta specifica ci saranno lievi differenze di separazione, ma di base i concetti restano gli stessi. Nella casa moderna devono quindi trovare spazio diversi bidoni, ognuno per una tipologia di rifiuto diverso.

Se la casa è grande e lo spazio non manca è più facile, ovviamente, ma in tutti i casi bisogna essere organizzati perché altrimenti è un caos. La parola chiave è organizzazione e per questa sono necessari prodotti giusti. La base? Un buon kit di pattumiere sottolavello per la raccolta differenziata e dei bidoni di maggiore volume in un’altra zona, di norma all’esterno, sono la soluzione perfetta.

Questo consentirà di avere dentro casa solo poca immondizia e quindi meno odori e ingombri. L’umido è l’unica tipologia che di norma c’è solo in cucina perché lo si smaltisce poco per volta, a causa proprio del cattivo odore che emana. A casa, dopotutto, nessuno ha voglia che l’immondizia prenda il sopravvento.

Sotto al lavello tutto organizzato per l’immondizia

Per la spazzatura devono esserci in casa zone dedicate e contenitori adeguati. Normalmente i bidoni sono ubicati nelle cucine, sotto al lavello. Qui ci sono cassettoni con divisori o sistemi a scorrimento con piccoli bidoncini distinti che si aprono in automatico quando li si tira fuori. In verticale o in orizzontale dipende dalle proprie esigenze e dallo spazio disponibile sotto al lavello. La cucina non è una scelta casuale, ma è la naturale ubicazione visto che è qui che si producono più rifiuti. Averli chiusi in bidoncini singoli, chiusi sotto al lavandino garantisce un sufficiente contenimento dell’odore.

Per i diversi rifiuti ci saranno contenitori diversi, distinti per colore o comunque facilmente identificabili per la cromia del sacchetto della spazzatura fissato al loro interno. Molto facilmente (ma non sempre) le dimensioni dei bidoni sono diverse: l’umido è quello più piccolo perché va cambiato preferibilmente più spesso; la plastica è la più voluminosa, specie se associata all’alluminio, perché (ahimè) se ne produce tantissima.

Bidoni da esterno

Se in famiglia si è tanti, se si produce molta spazzatura o semplicemente per riempire i sacchi grandi che vengono distribuiti per la raccolta differenziata, molte volte è indispensabile allestire un’area immondizia anche all’esterno della casa, in giardino o in balcone. La zona dovrebbe preferibilmente essere al riparo dalla pioggia per evitare che si bagni tutto. Se non lo è, bisognerà prestare attenzione a dotarsi di bidoni sui quali l’acqua scorre ma non si ferma e di materiali impermeabili.

Le dimensioni vanno valutate in base ai sacchi dell’immondizia relativi, per non avere poi problemi a fissarli all’interno. Spazzatura che va depositata nelle isole ecologiche senza sacco, come la carta o il vetro, sarebbe più comoda messa in contenitori con le ruote così da trascinarli fino a lì comodamente. In alternativa bisognerà ogni volta travasare l’immondizia dal bidone a un sacchetto e poi dal sacchetto all’isola ecologica. Un’alternativa altrimenti è dotarsi di bidoni non troppo grandi così da spostarli a mano senza troppa fatica.

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