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Walter Sabatini è della Salernitana: la malattia e i più grandi giocatori scoperti dal nuovo dirigente granata

Salernitana, Walter Sabatini nuovo ds: storia, carriera, malattia. L'esperto dirigente umbro ha firmato un contratto fino a giugno

Sarà Walter Sabatini il nuovo direttore sportivo della Salernitana. L’esperto dirigente umbro ha firmato un contratto fino a giugno, con la promessa di verificare la situazione e magari proseguire il rapporto con il club anche nel futuro come riportato dal Corriere del Mezzogiorno.

Salernitana, Walter Sabatini il nuovo direttore sportivo: il contratto

Un contratto di cinque mesi, dunque, per Walter Sabatini che sarà subito operativo. Nelle prossime ore Danilo Iervolino diventerà ufficialmente il nuovo proprietario della Salernitana e si darà definitivamente il via al calciomercato di riparazione per tentare di avvicinarsi all’obiettivo salvezza.


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Chi è Walter Sabatini: carriera

Walter Sabatini (Marsciano, 2 maggio 1955) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore italiano di ruolo centrocampista. Dal 1992 al 1994 Sabatini collabora, insieme a Roberto Ottaviani, con l’allora responsabile del settore giovanile della Lazio, ovvero Beppe Dossena. Sotto la sua supervisione, si mettono in luce in prima squadra giocatori come Alessandro Nesta e Marco Di Vaio.

Nel 1994 arriva la chiamata della Triestina, per la quale Sabatini va a ricoprire il ruolo di direttore sportivo. A Trieste è da citare l’acquisto, inizialmente accolto con enorme scetticismo, di Riccardo Zampagna, 21enne prelevato direttamente da una squadra di dilettanti in Umbria.

L’8 ottobre 1998 viene chiamato dall’Arezzo come direttore sportivo. Qui trova come allenatore il conterraneo Serse Cosmi e i due allestiscono una squadra che al primo anno ottiene la salvezza, poi trascinata dal bomber Fabio Bazzani, sfiora la promozione in Serie B. Il 25 agosto 2000 ufficializza che non sarà più il ds della squadra toscana.

La coppia Sabatini-Cosmi si ritroverà a collaborare a Perugia, alle dipendenze del patron Luciano Gaucci che Sabatini incontra dopo gli screzi per cui nel 1992 era stato allontanato e che nel 2004, porteranno a una nuova rottura. Qui lancia Gennaro Gattuso. Sabatini ha lavorato anche in molte altre squadre, come Roma, Palermo Bologna.


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Tumore, la malattia di Walter Sabatini

Tra il 2018 ed il 2019, le condizioni di salute di Walter Sabatini preoccuparono il mondo del calcio. Il dirigente fu ricoverato in ospedale a causa di una crisi respiratoria ma oggi, fortunatamente, sta meglio e ha ripreso a svolgere regolarmente le sue mansioni.

Ero in coma e ho visto il paradiso, era come un supermercato ha dichiarato lo stesso Sabatini in un’intervista rilasciata al Secolo XIX – Da anni il mio corpo mi mandava segnali clamorosi e a un certo punto si è ribellato. Il giorno del mio malore dovevo andare in Cina, se fossi partito sarei morto. L’ultimo ricordo che ho è uno scambio di messaggio con Osti, poi sono sparito dalla vita. Ora prendo 15 compresse al giorno per calmarmi, non c’è un solo minuto in cui non pensi al fumo. La mia vita è stata scandita dal fumo, ogni sigaretta è stata bellissima. Vivere senza per me è una tragedia, ma ho un dovere nei confronti di chi mi vuole bene”.

Walter Sabatini: i più grandi giocatori scoperti

Nel corso della sua carriera Walter Sabatini ha scovato numerosi talenti. Ma quali sono i più grandi giocatori scoperti dal dirigente umbro? Gennaro Gattuso è probabilmente il primo grande giocatore scoperto da Sabatini, che ai tempi di Perugia, in coppia con Gaucci, si assicurò le prestazioni di questo giovane mediano capace in carriera di conquistare due Champions League con il Milan e un Mondiale con la Nazionale.

Javier Pastore

Aleksandar Kolarov

Nell’estate del 2007, Sabatini scova all’OFK Belgrado un laterale 22enne di grande temperamento, pagandolo appena 800mila euro. La Lazio rivenderà Kolarov nel 2010 al Manchester City per la bellezza di 22,7 milioni di euro.

Erik Lamela

L’attaccante argentino arriva dal River Plate nell’estate del 2011, appena 19enne, con l’etichetta pesante del campione. A Roma alterna cose buone e meno buone, spingendo il Tottenham ad acquistarlo nel 2013 per 30 milioni di euro, 13 in più di quanto pagato dai giallorossi ai Millonarios.

Miralem Pjanic

La Juve ha dovuto sborsare la clausola rescissoria di 32 milioni di euro per assicurarsi la scorsa estate il bosniaco, che era stato portato a Roma da Sabatini nell’estate del 2011 per appena 11 milioni, pagati al Lione.


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Mohamed Salah

Con un colpo a effetto ai danni della Fiorentina, Sabatini si assicura nel 2015 il talento egiziano pagando al Chelsea 20 milioni. Una cifra irrisoria se si considera il rendimento dell’attaccante (32 gol in 79 presenze con la maglia giallorossa), che oggi vale almeno il doppio.

Radja Nainggolan

Sabatini è andato forte sul belga quando ancora non andava di moda. Pagato 18 milioni al Cagliari nel 2014, oggi è tra i più ricercati centrocampisti al mondo. Un’eventuale cessione farebbe scattare alla Roma una plusvalenza da record.

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