Cronaca

Salerno, chiede i benefici per l’esposizione all’amianto: per il Tribunale l’ex dipendente non esiste

A Salerno, un ex dipende dell’Ideal Standard aveva presentato domanda per ottenere i benefici per l’esposizione all’amianto: per il Tribunale la sua documentazione non esiste.

Per il Tribunale non esiste: la storia di un uomo esposto all’amianto

Come se non esistesse. Per il tribunale di Salerno la richiesta di un pensionato, ex lavoratore Ideal Standard, depositata all’Inps per accedere ai benefici per l’esposizione all’amianto, non esiste.

Nonostante in udienza sia stata prodotta la ricevuta di protocollo del 10 giugno 2015. Insomma, “tamquam non esset” con conseguente decadenza e prescrizione di ogni successiva azione. È l’ultimo atto della vicenda Ideal Standard, dove ad avere la peggio sono sempre gli ex dipendenti dello stabilimento.

Agli atti restano le sole tre sentenze favorevoli pronunciate dal Tribunale di Nocera Inferiore che ha riconosciuto l’esposizione all’amianto, durante la lavorazione. Riconoscimento che non è avvenuto per tutti gli altri che attendono ancora giustizia.

Ora l’ultima sentenza del 30 maggio del giudice del lavoro sbarra nuovamente la strada ad un ex operaio, assistito dall’avvocato Anna Amantea che da anni ormai segue la complessa vicenda giudiziaria. Alla base del rigetto da parte del tribunale la consegna a mano da parte del ricorrente che non avrebbe utilizzato il canale telematico deputato. E nella sentenza si legge ancora che «non può ritenersi ammissibile la prassi dell’inoltro della domanda amministrativa via pec o via diretta».

Eppure all’Inps il 10 giugno 2015 era andato tutto liscio, con l’acquisizione della domanda con tanto di ricevuta ufficiale con protocollo, mittente ed oggetto. Nulla da fare però per il tribunale di Salerno che aggiunge un altro tassello ai no della tormentata vicenda Ideal Standard.


Andrea Pellegrino

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