Il clan pagava le spese legali ai suoi affiliati in carcere: “Fate una buona difesa a Luigi”

Il clan pagava garantiva le spese legali ai suoi affiliati in carcere: cinquecento euro al mese, circa 150 a settimana. È quanto Ciro Persico, lo «zio», garantiva ai suoi affiliati arrestati. Un «atto dovuto», come dice lo stesso Gennaro Caracciolo alla madre durante un colloquio a Fuorni intercettato dai carabinieri, perché «quei soldi sono anche i miei».

Le spese legali sostenute dal clan

I soldi gli venivano inviati da Patrizio Cerrito e Luigi Iannone. Era lo «zio» a decidere chi avrebbe dovuto procedere alla consegna e ad «autorizzare»…



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