Cronaca

Salerno, dormitori chiusi: oltre 80 clochard senza un ricovero

SALERNO. Da settimane i clochard hanno scelto come dimora i portici di piazza Sant’Agostino, qui, si accampano tra cartoni, materassi, quantità di buste di tavernello, urina ed escrementi coinvolti da topi e blatte.

Infatti, baristi e ristoratori sono esasperati. Quasi ogni giorno contattano i vigili urbani, ma nulla restano lì; ogni tanto arrivano le ambulanze del 118: li soccorrono, ma spesso non riescono neppure a portarli al pronto soccorso.

Ma fare la guerra, spiega Rossano Daniele Braca , presidente dell’associazione Venite Libenter, non ha senso.

«Ai blitz e agli sgomberi non ci credo. Significa solo spostarli da Sant’Agostino ai portici dell’ex Upim, dai portici dell’ex Upim alla stazione».

Il problema, serissimo, è un altro: a Salerno, da aprile a dicembre, settimana prima, settimana dopo, non c’è nessun dormitorio aperto.

E ai circa 80 senza tetto che bazzicano tra i vicoli della città, non resta altra soluzione che dormire in strada e in strada fare i propri bisogni, in mancanza di un adeguato numero di bagni pubblici e in assenza di docce pubbliche.

 

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