Cronaca

Salerno, ieri i funerali di Rodolfo Anastasio: il dolore di una famiglia

Salerno, ieri i funerali di Rodolfo Anastasio: il dolore di una famiglia. Toccante la lettera del figlio Michele per la madre morta

Si sono tenuti nel pomeriggio di ieri, martedì 22 novembre, i funerali di Rodolfo Anastasio. L’uomo, dopo aver ucciso la moglie Paola Larocca con tre coltellate fatali, si è tolto la vita impiccandosi al cavalcavia dell’autostrada  a San Mango Piemonte lo scorso 16 novembre. Le esequie dell’uomo sono state celebrate poche ore dopo quelle della donna.

Salerno, ieri i funerali di Rodolfo Anastasio

I funerali sono stati celebrati nella chiesa di via San Giovanni Bosco, nel rione Carmine. Successivamente, il corpo è stato cremato e le sue ceneri poste nella tomba di famiglia come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

La famiglia dell’uomo si è ritrovata nel dolore dopo la tragedia avvenuta la scorsa settimana. C’è chi sottolinea: “Non c’è giustificazione, non c’è perdono, non doveva farlo” e chi ancora non si spiega come un tale dramma sia potuto accadere, tra parenti ed amici stretti. Durante l’omelia, don Pasquale Cristiani, ha evidenziato: “Dovremmo imparare tutti a lasciarci affiancare e ad affiancare le persone soprattutto quando ci accorgiamo che ci sono delle incomprensioni. Dio è misericordioso sempre perché ci ama, la strada è questa, un amore che ha il punto più alto nel perdono”.

La lettera del figlio di Paola

Michele, uno dei figli della coppia, ha scritto e pubblicato una lettera rivolta alla madre. Un messaggio particolarmente toccante:

Oggi non avevo dubbi, che qui a salutare mamma ci fossero state tutte queste persone. Non è tanto per il clamore che questa brutta storia ha suscitato nella gente ma perché ognuno di voi, chiunque in quella chiesa ha avuto la fortuna, almeno una volta nella vita di poter godere della sua incredibile luminosità. Quando parlo di luminosità parlo della sua inconfondibile risata, i suoi capelli biondi ricci e quell’immancabile sorriso che spaccava ogni malumore.

“Un’eccezione”, che ti cambiava la giornata in un’istante con un semplice sorriso. Ieri proprio ho parlato con un amico di come l’umanità, l’etica, l’educazione e l’amore verso il prossimo stia man mano svanendo, tutto scorre veloce tra menefreghismo e freddezza, mia madre era una di quelle persone che riusciva ad equilibrare il tutto riuscendo a infondere bellezza con un solo sguardo. Fateci caso che quando l’umanità si palesa si nota subito, come io l’ho notata in tantissime persone in questi giorni, dai carabinieri di San Cipriano e il loro comandante, dall’autista della mia ambulanza al dottore che ha mi ha messo i punti, al coraggio di Sebastiano alle lacrime di mio Nonno, al calore di Enzo e la sua famiglia.

E allora perché piangere? Mia madre non avrebbe mai voluto questo. Oggi sorridiamo, il male lo lasciamo da un’altra parte per oggi, lo chiudiamo fuori dalla porta. oggi parliamo di felicità. La felicità che mamma ci ha regalato, che mi ha regalato, quella forza, quella bellezza che ci ha donato. A volte mi chiedono dove trovi questa forza? Dove trovi il coraggio di andare avanti? Io sarò felice, andrò avanti, guarderò avanti solo ed esclusivamente per lei, che ha sacrificato tutta la sua vita per me e mio fratello, ha sacrificato la sua di felicità per donarla a noi e io non ho nessun intenzione di deluderla. Anzi il suo sorriso sarà il mio stendardo che squarcia il cielo, che sventola con fierezza anche nelle giornate più buie.

Oggi dedico queste parole alle mamme che soffrono, che sacrificano la propria vita per i figli, che lottano silenziosamente per l’amore della famiglia e che spesso trascurano la loro felicità per quella degli altri. Oggi è un giorno per le donne, un giorno fatto di valori, di amore, di gioia e di felicità. Un giorno per le mamme che lavorano e hanno ancora il tempo di portare il figlio a scuola calcio, di quelle che ti fanno trovare il piatto caldo a tavola, di quelle che ti capiscono con un solo sguardo. Di quelle che lavorano dalla mattina alla sera e che si lamentano dei chili di troppo, dei capelli bianchi e delle rughe ma che in realtà sono bellissime. Di quelle che nonostante tutto non si arrendono mai davanti a niente. Di quelle che saltano a un concerto, di quelle che sono felici solo guardando il proprio cane, di quelle che si sciolgono davanti a un nipote di quelle che non riescono a dormire se il proprio figlio non torna a casa la notte.

Oggi, ieri e domani, sarà tutto per voi, per te mamma. Io e tuo figlio Giovanni porteremo avanti una missione, oggi ti promettiamo davanti a Dio che manterremo i tuoi sacrifici e vivremo con la gioia che ci hai trasmesso, foneremo e ricambieremo tutto l’amore che possiamo a Tommaso, ai nostri cari, ai nostri amici, incondizionatamente, come Tu hai fatto per tutti. Riscoprite il valore degli abbracci. Quelli veri, quelle delle persone care, di quelle che ti danno la forza e tanto, tantissimo calore. Tu ne avevi così tanto di calore che lo sento ancora attorno a me, lo sento così forte che guardo in cielo e sorrido ancora. Grazie mamma.

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