Cronaca

Salerno, la trasumanza dell'Intercity: 5 ore di attesa senza cibo nè acqua

SALERNO. Da Milano a Salerno 18 ore e 20 minuti con il treno. Con lo stesso arco di tempo è possibile arrivare in aereo da Napoli a Pechino, facendo persino scalo a Dubai. Invece, l’agghiacciante durata del viaggio è stata questa per tantissimi sventurati clienti che giovedì sono saliti sull’Intercity 797 delle 23.17 da Milano Porta Garibaldi, avendo come destinazione Salerno, dove l’assurdo viaggio è finito – alle 17.35 – anche per chi sarebbe dovuto arrivare fino in Sicilia.

«Ero sul treno Intercity 797 che si è bloccato causando tutti gli enormi disagi anche ai viaggiatori di altri treni che procedevano in direzione Sud. Durante il viaggio si è spezzato un cavo dell’alta tensione dalla linea principale, proprio mentre passava il nostro treno», racconta Salvatore. Mangiando finalmente un panino, seduto su una panchina del binario 4 della stazione di Salerno, dove è arrivato: «Sto pranzano con un panino adesso perché le ferrovie non hanno avuto nemmeno il decoro di offrirci da mangiare», commenta. Il giovane passeggero spiega che l’impatto ha provocato un rumore assordante, e che il cavo si è trascinato lungo la parte superiore del treno probabilmente danneggiandolo. «Siamo rimasti bloccati dalle 10.30 alle 15.30 poco fuori dalla stazione di Napoli». Cinque ore di fila senza cibo, con bagni non funzionanti e non riforniti di acqua corrente, e l’aria condizionata non funzionante. «Per fortuna era una giornata fresca perché altrimenti sarebbe stata la fine in quel treno, senza contare che c’erano tanti anziani e bambini, uno di appena 7 mesi era nel mio vagone» puntualizza Salvatore, che stremato giungerà a Messina solo a mezzanotte.

Stando a quanto si apprende dal quotidiano La Città. L’aspetto più assurdo e inconcepibile, è che, al posto di essere dirottati verso un altro convoglio – una cinquantina di passeggeri in tutto – sono dovuti rimanere a bordo finché il loro treno, trainato da un altro locomotore, non ha ripreso il suo viaggio. Numerosi sono stati i disagi causati dall’incidente lungo tutto il traffico salernitano. «Il trasporto regionale è diviso in due parti: per fare spostamenti da Pompei a Paestum che sono due località turistiche bisogna cambiare treno a Salerno: sono follie. Noi avremmo già dovuto essere a destinazione, il nostro treno per Sapri sta facendo un’ora e mezza di ritardo», denuncia Giuseppe Balsamo. Bianca Di Ruocco, una signora di Salerno, ha raggiunto la figlia 15enne che ha dovuto subire la lunga attesa del treno. «Il treno che i ragazzi dovevano prendere per andare a Capaccio-Paestum segna ora 80 minuti di ritardo ma noi siamo qui fermi da molto di più. Qui alla stazione di Salerno non ci hanno dato nessuna informazione, c’è un disservizio totale, ci siamo dovuti prendere noi la briga di andare presso l’ufficio informazioni a chiedere spiegazioni», spiega amareggiata. A sentire queste testimonianze, pare che ci sia un divario troppo eccessivo tra le cosiddette Frecce e il servizio di trasporto regionale Intercity, la stessa che differenzia un paese evoluto e uno arretrato.

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