Cronaca

“Inopportuno presentare qui il libro sul Napoli”, caso a Salerno

Dopo il “caso” che vedeva coinvolto lo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni, una nuova polemica infiamma l’asse Salerno-Napoli. Polemica scoppiata in queste ore, per la presentazione del libro di Gaetano Quagliariello, ‘Scusa papa, ma tifo Napoli’ presso la Pinacoteca Provinciale di Salerno. Evento inizialmente in programma per giovedì 29 giugno e che sta già facendo discutere, soprattutto in seguito alla decisione degli organizzatori di annullare la presentazione.

Salerno, polemica per la presentazione del libro di Gaetano Quagliariello, ‘Scusa papa, ma tifo Napoli’

Si tratta di un racconto autobiografico nel quale l’autore ripercorre la sua personale storia da tifoso azzurro “dalle prime partite viste dagli spalti all’incontro con Maradona, all’affannosa ricerca di un televisore per seguire il Napoli all’estero”.

Tifosi della Salernitana e non solo non hanno apprezzato la scelta del luogo: la Pinacoteca Provinciale, infatti, si trova a pochi passi dalla storica sede in cui nel 1919 fu fondata la Salernitana. Uno “smacco” di cui ha parlato anche Roberto Celano, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale:

“Ritengo che la presentazione di questo libro a Salerno, a pochi passi dal luogo in cui ‘nacque’ la Salernitana, presso la sede della Pinanoteca Provinciale, con la presenza ed i saluti del delegato alla cultura della Provincia, sia assolutamente inopportuna e possa essere percepito come una provocazione dai tifosi della Salernitana. Mi chiedo, ma un libro del genere non sarebbe più giusto e proficuo anche per l’autore presentarlo a Napoli? Difendo sempre la “libertà” di ciascuno di tifare per chi vuole e di parlare liberamente di ciò che ritiene. A volte, però, ci vorrebbe un po’ di buon senso, anche da parte di certe Istituzioni”.

Presentazione annullata

In seguito alle polemiche, è stato deciso di annullare l’evento come spiegato dal vignettista e scrittore Amleto De Silva, tra gli ospiti in locandina: “Oh dunque. Vedo che si è scatenato l’inferno quindi chiariamo un po’ di cose. La presentazione del libro di Gaetano Quagliariello è ufficialmente annullata, e spieghiamo perché. Una presentazione di un libro, innanzitutto, deve essere una festa, e quando arriva qualcuno a rovinarla, è inutile farla. Precisiamo, però: né io e né il prof. Quagliariello abbiamo mai detto una parola sulla Salernitana o sui suoi tifosi: mai. Il titolo del libro, poi, si riferisce a un papà juventino, tanto per capirci.

Ancora: è stata chiesta una sede istituzionale non per provocare, ma proprio per sottolineare l’inutilità di faide tra curve e in segno di rispetto della comunità, Se proprio uno avesse voluto provocare (ovviamente in maniera ironica), beh, vi informo che a Salerno c’è un teatro intitolato a un napoletano purosangue tifoso sfegatato del Napoli: ma glissiamo anche qui. Per quanto ci riguarda, la polemica si chiude qui: non è morto nessuno, stiamoci in grazia di Dio e evitiamo di pigliarci collere inutili. EDIT: non è che qualcuno ci ha obbligato, sia chiaro. E’ che queste cose si fanno per fare una cosa bella, Le tarantelle sulla fede calcistica (che nessuno ha toccato) e sui quarti di razza pura anche no, Fa caldo. Come direbbe qualcuno, “e va bene, è cosa di niente, tutto si accomoda, pacatamente”.

Le parole di Morra

Un altro degli ospiti, il sindaco di Pellezzano, Francesco Morra, ha precisato che “la presentazione del libro del professore Gaetano Quagliariello, che avrebbe dovuto tenersi domani pomeriggio, è stata annullata per esclusiva volontà degli organizzatori per non alimentare inutili polemiche. La Pinacoteca provinciale era stata concessa con intento pacificatorio, dato il clima che purtroppo si è venuto a creare. Da delegato alla cultura mi preme solo ricordare due cose: lo sport dovrebbe insegnare il valore del fare squadra, non fomentare livori che non fanno bene a nessuno e che ostacolano la crescita dei territori. Poi la letteratura, e più in generale la cultura, non hanno bandiere: sono funzionali ad aprire la mente e ad arricchire il nostro spirito“.

La precisazione di Quagliariello

“Il mio libro si apre e si chiude con uno sfottò – spiega all’ANSA Gaetano Quagliariello – e lo sfottò tra tifosi lo pratico pure io che sono presidente del Napoli Club Parlamento. Il libro nasce per rientrare in una dimensione ludica, nel momento in cui genera polemiche meglio evitare. Ma tengo a precisare che nessuno ci ha costretto a rinunciare, è stata una nostra scelta. Tuttalpiù – per rimanere nel solco della rivalità calcistica – posso dire che una cosa del genere me la sarei aspettata a Bergamo, ma non a Salerno“. L’episodio segue a distanza di poche settimane uno analogo che ha avuto per protagonista lo scrittore Maurizio De Giovanni.

Il papà del “Commissario Ricciardi” rinunciò ad andare alla manifestazione ‘Salerno Letteratura’ a seguito di polemiche legate alla sua fede calcistica e alla rivalità tra Napoli e Salernitana. Ad accendere la miccia delle polemiche in quel caso fu il consigliere comunale Antonio Cammarota, che in una lettera al sindaco chiese di revocare il contributo “assegnato a Salerno Letteratura e utilizzato per De Giovanni”, accusato di non aver mai mancato di “rimarcare la differenza tra Napoli e Salerno e la pretesa napoletanità tra ‘noi’ e ‘loro’ in un’operazione divisiva e senza cultura”.

Interpellato da Il Mattino, Quagliariello ha aggiunto: “Stamattina mi sono svegliato e ho trovato messaggi di solidarietà. Ma che caspita sta succedendo? Non riuscivo a mettere a fuoco. Poi ho sentito Maurizio De Giovanni e mi ha detto: “Ma come, neanche a te fanno andare a Salerno?”. E allora mi sono informato”.

Redazione L'Occhio di Salerno

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