Cronaca

Salerno: nelle ex carceri residenze per studenti

SALERNO. Un complesso di residenze per studenti universitari? Questa pare sia la proposta di Marco Salzano,  salernitano trapiantato a Genova per lavoro, presidente della fondazione “Michele Lanzetta” e fondatore della pagina facebook “Per il patrimonio culturale storico e artistico di Salerno”. «La Regione Campania ha stanziato quattro milioni di euro per le residenze universitarie – sottolinea – Molti immobili storici di inestimabile valore stanno cadendo a pezzi, a partire dai cosiddetti “Edifici mondo” e palazzo San Massimo, per i quali non sono mai state erogate risorse economiche. Perché dunque non utilizzare quei fondi per ricavare negli ex conventi di San Giacomo, San Pietro a Maiella e San Francesco (vecchio carcere maschile) e in quelli di Santa Maria della Consolazione (carcere femminile) i 420 posti letto per studenti universitari fuori sede che ancora devono essere realizzati?».

Secondo Salzano i vantaggi sarebbero duplici, da un lato si inizierebbe a tutelare il patrimonio salernitano e dell’altro la presenza di studenti rivitalizzerebbe un centro storico anch’esso abbandonato al degrado e alla delinquenza. «In tante altre città d’Italia edifici storici e di prestigio o antichi luoghi di culto sono stati recuperati proprio in questo modo – spiega – A Genova, dove lavoro da due anni, un ex monastero è stato riconvertito in collegio per fuori sede». In una zona così priva di servizi e così piena di siringhe e animali infestanti, servirebbe qualcosa per ridare lustro e prestigio a ciò che è antico, allontanando anche lo spettro della delinquenza e della compravendita di sostanze stupefacenti. «In tante altre città d’Italia edifici storici e di prestigio o antichi luoghi di culto sono stati recuperati proprio in questo modo – spiega – A Genova, dove lavoro da due anni, un ex monastero è stato riconvertito in collegio per fuori sede».

Nonostante la geografia e i parametri di piccola città offerti da Salerno (che si presta ad una ricostruzione senza ulteriori e dannose cementificazioni) l’intervento non sarebbe né semplice, né veloce. Un altro ostacolo di cui tenere conto è quello dell’accessibilità: «Premesso che nei piani dell’amministrazione c’era già il prolungamento della viabilità di accesso alla parte ovest del trincerone, progetto che dovrebbe essere recuperato per facilitare l’ingresso nella parte alta del centro storico, dai gradoni si raggiunge facilmente a piedi l’autostrada – ricorda Salzano – mentre, scendendo a valle, in pochi passi, si arriva al centro cittadino». La proposta di riconvertire gli ex conventi, è stata rilanciata da giorni sui social: «Mi auguro di sensibilizzare cittadini, enti e associazioni, perché solo lavorando sinergicamente abbiamo la possibilità di scongiurare il rischio che quei luoghi, che sono il simbolo della nostra storia, continuino a essere abbandonati».

(Fonte: La Città)

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