Salerno, la storia del Crescent. Simbolo del potere di De Luca

SALERNO. Si chiama Crescent, ma in realtà è un simbolo. Una Stalingrado (o Leningrado) dei tempi nostri, un simulacro, un totem. È il manifesto salernitano di Vincenzo De Luca. Nato con l’obiettivo di riqualificare un’area chiave della città che versava da decenni in condizioni di estremo degrado, il Crescent è un mega complesso urbanistico a forma di mezzaluna progettato dall’architetto catalano Riccardo Bofill.



Oltre 100 residenze extralusso, un parcheggio interrato e la piazza sul mare, rappresenta per De Luca il segno più forte ed evidente della trasformazione urbana tra il porto commerciale e la città vecchia: uno dei segni della rivoluzione urbanistica per trasformare quell’area del lungomare fino ai primi anni ’90 scenario spettrale di strutture in dismissione e luogo di traffico di prostitute in un punto di riferimento per visitatori e turisti.

Il primo atto amministrativo: il Pua

Il primo atto amministrativo risale al 2007 quando il Consiglio Comunale approvò quasi all’unanimità e solo con tre voti contro, il nuovo Pua (Piano…



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