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Scafati: evitato il dissesto, ma รจ un bilancio amaro per i cittadini

SCAFATI. Scongiurato il dissesto finanziario, la commissione straordinaria approva definitivamente, con i poteri del Consiglio comunale, il bilancio preventivo 2017-2019.

Come oramai noto, ad esso รจ allegato il piano di riequilibrio decennale (fino al 2026) con le misure previste per rientrare dal disavanzo di 33 milioni di euro accumulato negli anni. Una cifra su cui pesano in misura del 50% circa i debiti, mai messi a bilancio, contratti per il fallimento dei Pip, ma spuntano anche altri 10 milioni di euro di debiti fuori bilancio.

Dal settore Avvocatura, il responsabile ha certificato alla commissione straordinaria debiti per quasi 1,3 milioni di euro per sentenze esecutive accumulate dal 2012 ad oggi. In gran parte si tratta di risarcimento danni e lesioni, conseguenti a contenziosi persi per il cattivo stato di manutenzione del manto stradale.

Nel 2015 ad esempio compare un risarcimento per lesioni di 37.500 euro, oltre 4 mila di spese legali. Oltre 111 mila euro sono i danni per lesioni che deve avere la signora I.I. con sentenza esecutiva del 2017.


I rimborsi delle spese legali

 

Ci sono anche i rimborsi spese legali chiesti dagli ex amministratori e dipendenti comunali, conseguenziali alle loro attivitร  istituzionali. Tra questi, i quasi 77 mila euro chiesti dallโ€™ex consigliere Mario Ametrano, difeso dallโ€™avvocato Michele Sarno.


 

 


Oltre 40 mila euro spettano allโ€™ingegnere Andrea Matrone, ex responsabile Urbanistica, difeso dal figlio avvocato Ippolito. Lo stesso legale รจ anche difensore di Giancarlo Fele, ex assessore allโ€™Urbanistica, a cui spetta un rimborso di 18 mila euro.

Mario Santocchio, difeso dallโ€™avvocato Felice Lentini รจ in attesa di un rimborso di 36.500 euro. Oltre 31 mila euro รจ quanto tocca invece allโ€™ex sindaco Nicola Pesce, difeso da Silverio Sica. I rimborsi per le spese legali ammontano a oltre 422 mila euro. Vengono iscritti a bilancio anche gli oltre 3 milioni di euro di debiti provenienti dal settore Energia. Nel dettaglio, sono circa 2,5 milioni gli euro che il Comune di Scafati deve solo alla societร  Enel spa, per fatture prevalentemente riferite a consumi del 2016.

Anche la Gori risulta creditore di circa 123 mila euro, per consumi relativi agli anni 2015 e 2016. Poi ci sono gli oltre 10 milioni di euro legati agli espropri dellโ€™area Pip, e sulla quale la commissione straordinaria ha chiuso un accordo con i proprietari terrieri, che riceveranno indietro o i loro terreni oppure vedranno saldato in 8 rate annuali il 50% del credito accumulato. Mentre lโ€™altro 50% sarร  cura dellโ€™amministrazione comunale entrante di trovare copertura.


I costi per i cittadini

Il dissesto รจ certamente scongiurato, ma il piano di riequilibrio approvato prevede molte tipiche misure di contenimento e rientro della spesa, applicabili ai Comuni che dichiarano fallimento.ย  Le prime sono giร  note e fortemente criticate, si tratta del taglio alle riduzioni sulla refezione scolastica e sugli impianti sportivi.

Il costo di questi due servizi sarร , a partire da giugno, interamente coperto dalle relative tariffe. Vale a dire che i fruitori si vedranno accollati sulle spalle lโ€™intera copertura finanziaria. Giocare in notturna allo stadio comunale puรฒ costare fino a 600 euro mentre far mangiare il figlio a scuola (peraltro obbligatorio laddove cโ€™รจ servizio mensa) costerร  oltre 80 euro per 20 pasti.

Per tutti, ricchi e poveri. Prevista lโ€™internalizzazione di alcuni servizi comunali, come la gestione dei parcheggi e parte della riscossione tributi. Al rialzo le tariffe di locazione degli immobili comunali, anche lโ€™Acse si vedrร  costretta a pagare il fitto (attualmente in comodato dโ€™uso) della sede di via Diaz. Mannaia anche sui costi del personale, limitandosi strettamente alle assunzioni per il turn over. Attualmente il Comune di Scafati ha in organico poco piรน del 50% del personale previsto per Enti delle stesse dimensioni.

Saltano le convenzioni con Anci e Lega Autonomie, prevista anche la chiusura del centro anziani Bagni, nessuna convenzione sarร  rinnovata con le parrocchie di San Pietro e San Francesco di Paola, per lโ€™uso dei rispettivi teatri. Ancora, via il sito web della biblioteca Morlicchio e dellโ€™Istituzione Scafati Solidale.

Nessun contributo per la festa patronale di Santa Maria Delle Vergini. Novitร  importante รจ lโ€™alienazione del patrimonio immobiliare comunale, tra cui 27 fondi pari a 12 ettari e 35 alloggi di edilizia residenziale pubblica (questi ultimi per un valore di oltre 1,8 milioni di euro). Si punta anche alla cessione delle 5 farmacie comunali, o parte di esse. Tutti i proventi non andranno certamente a finanziare nuove opere o servizi, ma saranno usati esclusivamente per il ripiano dei debiti.


ยซNo alla vendita delle farmacieยป

Il collegio dei revisori era stato chiaro, bisogna considerare lโ€™eventuale uscita dal Consorzio Farmaceutico Comunale, di cui il Comune di Scafati detiene da solo il 41% dellโ€™intero capitale. โ€œLe farmacie rendono poco a fronte della spesaโ€ hanno scritto i dottori commercialisti. E la commissione straordinaria guidata dal prefetto Gerardina Basilicata, sotto la supervisione del sovraordinato Valentino Antonetti, nel piano di riequilibrio decennale ha previsto lโ€™alienazione delle 5 farmacie o alcune di esse. Una vendita che potrebbe anche attirare eventuali speculatori, almeno secondo il parere di Mario Santocchio.


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ยซLโ€™eventuale vendita delle cinque farmacie non procurerร  un guadagno di dieci milioni ma forse, se tutto va bene, tra i tre e i quattro milioni; tale somma รจ di gran lunga inferiore alle posizioni debitorie del Consorzio derivanti dalle precedenti gestioni giร  attenzionateย  dalla Corte dei Conti, che, in caso di scioglimento, si ribalterebbero in maniera devastante sul bilancio del comune di Scafati, mentre in caso di proroga potranno essere neutralizzate nel tempo grazie a un nuovo cda che consente ai dirigenti di fare il loro lavoro senza subite incursioni di carattere clientelari โ€“ spiega lโ€™ex consigliere comunale di Fdi โ€“ In ogni caso difficilmente si potranno trovare degli acquirenti delle farmacie, in quantoย  gli eventuali interessatiย  dovranno assumere i dipendenti delle farmacie i quali hanno un contratto di lavoro pubblicistico a tempo indeterminato; senza considerare il problema dei dipendenti della sede amministrativa che dovrebbero transitare in gran parte al comune di Scafati con ulteriori aggravi di spesa sul bilancio comunaleยป.

Uno scenario complicato secondo Santocchio, per cui meglio prorogare la convenzione: ยซcontinuando sulla strada di una gestione sana ed efficiente, lโ€™erogazione di un adeguato servizio sanitario sul territorio e la necessitร  di preservare il bilancio del Comune da conseguenze che sarebbero devastantiยป.

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