Cronaca

Scafati: trema la Giunta, la Paolino era con i Ridosso

SCAFATI. Stando a quanto riportato dal quotidiano “La Città”, nonostante inizialmente non lo volle nella candidatura, perché aveva un nome molto altisonante “Ridosso”, lo chiamò comunque per l’appoggio elettorale alla moglie per le elezioni del 2015. Parla all’Antimafia il pentito Alfonso Loreto sull’appoggio elettorale del clan a Monica Paolino eletta consigliere regionale nel 2015 ed ex presidente della commissione anticamorra. Secondo il collaboratore di giustizia, la Paolino sarebbe stata eletta con i voti del clan Ridosso-Loreto, il sistema viene così concretizzato il 30 maggio del 2015, quando Luigi Ridosso (figlio del defunto Salvatore) organizzò, con la complicità di Ciro Petrucci dell’Acse, una riunione presso il piazzale della ditta di trasporti di Anna Ridosso, sorella di Salvatore e Romolo.

Il pentito racconta che Aliberti chiamò un’altra volta Andrea Ridosso, che nel frattempo lavorava al Piano di Zona, per sperare in un appoggio alla moglie. L’incarico di portar gente presso l’abitazione di via Domenico Catalano erano Giovanni Immediato (cognato di Ciro Petrucci e occasionalmente autista di Alfonso Loreto) insieme a Petrucci. Pare che la candidata fu accompagnata a quella riunione privata da Giovanni Cozzolino, lo staffista del sindaco e vi era presente anche Nello Longobardi. Questa ricostruzione è tra le prove che il pm Vincenzo Montemurro porta all’attenzione dei giudici del Riesame che dovranno rivedere la richiesta di arresto.

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