Eventi e cultura

Scalzi per Eboli in favore degli immigrati

EBOLI. Ieri mattina (20 settembre) circa cinquanta ebolitani hanno marciato a piedi scalzi lungo le vie della città quale impegno di una parte della società civile nel riconoscere i diritti dei profughi.

Il corteo che ha attraversato il centro cittadino fino a piazza della Repubblica per poi dirigersi nel centro storico nella piazzetta di Barbacani dove si sono susseguiti gli interventi di politici e cittadini sul tema dell’accoglienza.

Il corteo organizzato dal Belrilinger Lab, coordinato da Maria Gasparro ha visto la partecipazione, insieme ai cittadini, anche di alcuni esponenti della politica locale e delle rappresentanze sindacali.

Dall’assessore alle attività produttive, Maria Sueva Manzione, alla Flai Cgil, con Anselmo Botte e del circolo di Legambiente Silarus.

Presente, come già annunciato, Don Alfonso Raimo della Parrocchia di San Bartolomeo che tra una funzione e l’atra ha marciato a piedi nudi insieme e Rachid l’algerino da 24 anni in Italia che lancia l’appello ai paesi arabi: «sono arrivato in Italia perché scappavo dalla guerra in Algeria – ha raccontato – ora dobbiamo esse noi i primi ad accogliere».

Importante la presenza e l’intervento del sindaco di Santomenna, Massimiliano Voza, che dal piccolo paese del Cilento ha vissuto 4 giorni da profugo a Cobainne.

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