Cronaca

Sequestra una donna, avvisa il figlio delle indagini e torna in carcere

SCAFATI. Torna in carcere la donna arrestata a fine settembre con l’accusa di aver sequestrato in casa una giovane connazionale. La donna  ha infatti avvisato il figlio dell’arresto dai domiciliari ed è tornata in carcere.

Accade a Scafati dove una 56enne, Nikita Ignatova Zarkova, a fine settembre è stata arrestata in quanto  aveva sequestrato una giovane connazionale, badante, riducendola in stato di schiavitù per oltre sei mesi in un’abitazione, ai confini di Boscoreale.

I fatti

La donna è indagata insieme al figlio e alla moglie di quest’ultimo. Entrambi risultano essere irreperibili, ma destinatari di un’ordinanza cautelare in carcere richiesta ed ottenuta dalla Dda Antimafia di Napoli.



Dopo l’arresto, la donna fu sottoposta agli arresti domiciliari, ma secondo nuove indagini, sarebbe riuscita a mettersi in contatto con il figlio, ricercato, mettendolo al corrente di essere stata arrestata. Circostanza che è costata alla stessa un aggravamento della misura custodiale attuale, con il ritorno in carcere, formalizzato dai carabinieri di Scafati.

La donna, insieme al marito invece, era riuscita a sottrarsi all’arresto alla fine di settembre. I carabinieri sono da quel giorno sulle loro tracce. I due sarebbero riusciti a tornare in Bulgaria. Una volta in Italia, la ragazza sarebbe stata privata di passaporto e cellulare dall’uomo di casa, I.V.V. , senza la possibilità di avere più contatti con la famiglia d’origine. Dopo essere stata segregata in casa, sarebbe stata picchiata con delle catene e affidata alla sorveglianza di V.I.I. Contestualmente, le furono anche sequestrati i documenti.

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