Cronaca

Valdianese a rischio sismico, ecco la mappa

I comuni italiani (dal 2003 in poi) sono stati classificati in quattro categorie in base al loro rischio sismico. Questa iniziativa è nata, considerando i problemi avuti in passato, per ridurre gli effetti del terremoto, basandosi sull’applicazione di speciali norme per le costruzioni e perl’adeguamento antisismico degli edifici pubblici e privati nelle zone più a rischio.

Zona 1: è l’area più pericolosa e raggruppa un’alta percentuale di fortissimi terremoti. Zona 2: picchi di criticità generati da terremoti di minore intensità. Zona 3: bassa sismicità, con rarissimi rischi di precipitazioni. Zona 4: il minor rischio sismico, ipotizzando comunque sporadiche vulnerabilità. I 4 valori precedentemente riportati, valutano accuratamente e secondo un preciso modello scientifico, i parametri relativi all’esposizione al sisma, alla vulnerabilità e conseguentemente alla pericolosità.

Nella zona del valdiense, dell’area del Tanagro e negli Alburni, gran parte dei comuni rientrano nell’area 1 e la restante nell’area 2. Quelli più a rischio sono: Atena Lucana, Buonabitacolo,Buccino, Caggiano, Montesano sulla Marcellana, Padula, Pertosa, Polla, Romagnano al Monte, Sala Consilina, Salvitelle, San Gregorio Magno. Quelli che, invece, sono un po’ meno a rischio, ma comunque in seria difficoltà, sono: Auletta, Casalbuono, Monte San Giacomo, Petina, Roscigno, Sant’Arsenio, Sanza, Sassano, Teggiano, San Pietro al Tanagro, San Rufo.

 

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