Curiosità

Ancora Vessicchio: “Calcio femminile un covo di lesbiche”

Sergio Vessicchio contro il calcio femminile. Il giornalista campano, già sospeso dall’Ordine, non abbassa i toni, anzi. Dopo essere finito alla ribalta nazionale per gli attacchi all’arbitro donna Annalisa Moccia prima della partita tra Agropoli e Sant’Agnello, ora il cronista attacca nuovamente le donne del calcio.

Frase choc di Vessicchio contro le calciatrici

Dopo l’attacco all’arbitro Moccia, Vessicchio si è scagliato contro le calciatrici che in questi giorni stanno dando spettacolo nel Mondiale femminile. “E ora ci prendono anche per fessi volendo farci credere che fanno 4 milioni di telespettatori – L’attacco di Vessicchio – Che stanno tutti davanti alla tv e che il calcio femminile possa superare quello maschile addirittura ponendosi in competizione. Stanno totalmente esagerando. Stanno enfatizzando questo calcio al femminile all’ennesima potenza per riuscire a creare un business enorme facendo leva sulle donne alle quali piace giocare al calcio.

Purtroppo la realtà è chiara ed evidente e dirla,come facciamo noi, attira inimicizie, crociate e anche la cosiddetta parola, bufera. Una donna che gioca a calcio è rispettabilmente, nella maggior parte dei casi una lesbica. E come l’uomo che gioca con le bambole o che fa il ballerino, nella maggior parte delle ipotesi è rispettabilmente un omo. Tutto nel rispetto del pensiero, degli orientamenti e delle affinità o propensioni. Queste regole hanno le loro eccezioni”.

L’attacco

“Il calcio femminile va tenuto nella giusta considerazione per quanto propone ma non ci vengano a dire che è calcio. E’ calcio femminile, che è un’altra cosa, un altro sport. Tutto rispettabilmente. Dal punto di vista del pensiero è un calcio dove si annidano le lesbiche,dove il lesbo trova la sua esaltazione e dove il lesbismo trova il suo naturale covo.E’ chiaro che le mascoline vogliono giocare a calcio, è un fatto naturale.

É un istinto. Quindi non ci dobbiamo meravigliare se si baciano in  bocca durante le partite, se sembrano uomini, se hanno i muscoli somiglianti a quelli dei maschi, se quando esultano diventano più brutte e cavernose dei maschi. Sono rispettabilmente lesbiche e rispettabilmente giocano a calcio o tentano di farlo perché basta vestirsi solo un attimo di coerenza senza seguire la moda del momento che ci si accorge che è un calcio precario, scadente, rabbracciato e fuori portata per chiunque ama il gioco del calcio”.

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