Cava de’ Tirreni, il boss Bisogno in sciopero della fame
L’ergastolano Mario Bisogno, ex capo dell’omonimo clan camorristico che in nome della «Nuova Famiglia» dettava legge a Cava de’ Tirreni ha intrapreso lo sciopero della fame e della sete per protestare contro il regime carcerario che sembra negargli il diritto alla salute.
Sciopero della fame per il boss Bisogno
L’ex boss rischia di morire in carcere: è nuovamente finito dopo la revoca dei domiciliari accordatagli lo scorso 9 aprile dal tribunale di Bologna in virtù delle sue gravissime patologie e «in considerazione della situazione di emergenza epidemiologica da Covid».
Secondo quanto denunciato dal legale del detenuto, al 74enne non è nemmeno più somministrata la terapia d’ossigeno che praticava al regime dei domiciliari. Non riceve medicinali per placare i dolori causatigli da un tumore galoppante e nonostante apposite richieste da parte del legale, dai sanitari del carcere non è stata effettuata alcuna relazione sul suo stato di salute che, come evidenziato dalla sua cartella clinica di duemila pagine, sarebbe incompatibile con il regime carcerario.