Cronaca

Cava de’ Tirreni, morte della poliziotta: la famiglia chiede riapertura caso

CAVA DE’ TIRRENI. La famiglia di Anna Esposito, la poliziotta trovata morta suicida nella caserma di Potenza nel 2001, ha chiesto la riapertura sul caso: avviata una petizione online.

Una petizione online per riaprire il caso della poliziotta di Cava morta a Potenza: l’appello della famiglia

La famiglia di Anna Esposito, la poliziotta rinvenuta morta nella caserma di Potenza nel 2001, ha chiesto la riapertura del caso. L’appello, avviato con una petizione online che ha avuto diversi riscontri, parte esattamente dopo 18 anni dalla scomparsa della donna e a 1 anno e mezzo dall’archiviazione del caso come suicidio. Per i familiari, Anna Esposito non può essere morta per sua stessa mano: infatti, la dirigente della Digos a Potenza fu ritrovata impiccata con una cintura alla maniglia della porta del bagno del suo appartamento in caserma. 

Nel 2010 però emersero alcuni sospetti legami con l’uomo reputato responsabile dell’omicidio di Elisa Claps e il duplice delitto Gianfredi. Un’inchiesta che poi finì al Tribunale di Salerno visto il coinvolgimento di un magistrato nel caso: tuttavia, non la cosa finì con un nulla di fatto e gli atti tornano a Potenza. Nel frattempo, emerse che Anna Esposito indagava su possibili collegamenti con l’estrema destra: proprio in merito a questo particolare, l’avvocato della famiglia della poliziotta ha fatto notare agli inquirenti l’assenza di alcune pagine dalla sua agenda. Alla fine, l’inchiesta fu riaperta per indagare sul fidanzato Luigi Di Lauro ma l’autopsia effettuata sulla salma nel 2014 esclusero la possibilità di un omicidio e così il caso venne archiviato. La famiglia di Anna Esposito tuttavia continua a credere che non si tratti di suicidio.


Fonte: La Città

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio