Cronaca

Agropoli: villa confiscata a boss, diviene una casa alloggio per disagi psichici

(Foto de “La Città”)

AGROPOLI. Stando a quanto riporta il quotidiano “La Città”, in località Moio Alto è stata inaugurata la casa alloggio “Dolce Risveglio”, nata all’interno di un’immobile confiscata alla criminalità organizzata. La struttura sarà gestita dalla Fondazione CasAmica di Salerno, che ha aderito al bando pubblico del comune. Sul posto erano presenti: il primo cittadino Franco Alfieri, il presidente della Fondazione CasAmica Carmen Guarino, il consigliere regionale Tommaso Amabile, il direttore del dipartimento di salute mentale della Asl di Salerno Giulio Corrivetti e il responsabile del Piano di Zona S8 Mario Ogliaruso.

«È un momento importante per Agropoli – si evince dalle dichiarazioni del sindaco Franco Alfieri – Dalla sinergia tra l’amministrazione comunale, il Piano di zona S8, il dipartimento di salute mentale dell’Asl Salerno e la Fondazione CasAmica, è nata una struttura che sarà al servizio della nostra comunità. Un riferimento, nello specifico, per le famiglie che vivono problemi legati a persone con disabilità mentali. Un’iniziativa che assume un significato particolare, perché realizzata all’interno di un edificio confiscato e che oggi viene reso disponibile e utilizzato per attività sociali e di assistenza alle fasce più deboli di popolazione».

La villa sarà destinata a fornire alloggi e assistenza socio-sanitaria per adulti sofferenti psichiatrici. «La villa – dichiara la presidente della Fondazione CasAmica, Carmen Guarino – è stata predisposta per ospitare dieci persone. Il piano terra, costituito da un salone polifunzionale, sarà utilizzato per attività laboratoriali occupazionali e ludico-ricreative; negli altri due piani sono state predisposte le camere; all’esterno è stata creata una piccola serra per attività di ortocultura».

A Moio, dunque, verranno ospitati: «soggetti che non hanno necessità di entrare in strutture residenziali ad alta assistenza, perché pazienti meno gravi che possono essere restituiti al tessuto sociale». Diverse saranno le figure professionali impiegate: «Saranno inserite persone, con esperienza specifica, previste dagli standard regionali». Nella specifica del coordinatore con laurea in psicologia, un educatore e un animatore sociale, quattro figure assistenziali con specialità in assistenza socio-assistenziale, due in assistenza socio-sanitaria e un infermiere. Alla struttura, il Comune fornierà in comodato gratuito, oltre garage e terrazzi, è di 380 metri quadrati circa. L’affidamento della struttura durerà dieci anni.

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