Politica

Antonio Salimbene: da consigliere a Battipaglia alla scalata fallita alla Regione

BATTIPAGLIA. Cinquantatré anni, nato a Portici ma fortemente radicato a Buccino, da cui proviene la famiglia, Antonio Salimbene è legato indissolubilmente a Battipaglia. Dove vive e dove è stato impegnato in politica. È stato, infatti, consigliere comunale durante l’amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Santomauro, dal 2009 al 2013, candidato consigliere per altre due volte (nel 1997 e nel 2007), lo scorso anno aspirante consigliere regionale nella coalizione del presidente Vincenzo De Luca.

Il primo sussulto politico di Salimbene, da poco impiegato ai Monopoli di Stato a Salerno – dopo essere stato nello stesso ente in regioni del Nord Italia – arriva nel 1997. Si candida come consigliere comunale al fianco del candidato sindaco Giuseppe Toriello. Porta a casa 196 voti, ma con la vittoria di Fernando Zara al ballottaggio non viene eletto. Un periodo di pausa politica di dieci anni prima di tentare nuovamente la scalata. Nel 2007 è al fianco del suo precedente avversario, Zara. La lista è quella dell’Udeur, ma gli 83 voti sono troppo pochi per approdare in consiglio. Dopo due anni e due tentativi andati a vuoto, Salimbene riesce finalmente ad entrare in assise: nel 2009 è ancora nella lista dell’Udeur, ma stavolta il candidato sindaco è Gerardo Motta. Al ballottaggio è eletto sindaco Santomauro, ma Salimbene entra ugualmente in assise con 242 voti. Uno solo in più del secondo eletto nella stessa lista, Raffaele Pascale.

Il ruolo all’opposizione va troppo stretto a Salimbene, che nel giro di due anni presenta il progetto di costituzione del gruppo consiliare Pdl-Principe Arechi con il consigliere Pino Cuozzo, in accordo con l’allora presidente della Provincia, Edmondo Cirielli. Il progetto non decolla e allora Salimbene e Cuozzo fondano il gruppo consiliare di Iniziativa Responsabile, lasciando l’opposizione per approdare tra i banchi della maggioranza del sindaco Santomauro. E per Salimbene, già membro della commissione consiliare per Politiche sociali, politiche alloggiative e socio-culturali, arriva anche una delega speciale ai parcheggi comunali. Di cui si dice «onorato». Il progetto del nuovo piano parcheggi, però, non arriverà mai in assise.

Nel maggio del 2013, dopo l’arresto di Santomauro, è tra i consiglieri firmatari delle dimissioni che determinano lo scioglimento dell’assise e la caduta dell’amministrazione comunale. La passione per la politica non è sopita e lo scorso anno Salimbene tenta nuovamente la sorte, ma punta a qualcosa di più onorevole. Vuole diventare consigliere regionale e viene candidato nella lista “De Luca Presidente”. Ottiene 1.353 voti, risultando penultimo nella lista. Lo scorso anno, in occasione delle elezioni amministrative, ha appoggiato il candidato sindaco Motta, preferendo non candidarsi.

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