Italygate, l’hacker ebolitano D’Elia: “In carcere quei due con accento americano mi chiesero del complotto, io li segnalai agli agenti”

Arturo D'Elia, l'hacker e l'indagine Italygate: "Non ho rubato nulla, non passo nulla a nessuno" racconta il 39enne ebolitano

Una indagine interna che vede coinvolto Arturo D’Elia, hacker 39enne originario di Eboli. L’intento del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria è di vederci chiaro sulla vicenda degli americani entrati senza autorizzazione dieci mesi fa nel carcere di Salerno.

Italygate, indagine sugli americani nel carcere di Salerno: parla l’hacker Arturo D’Elia

In una intervista a Repubblica, l’hacker D’Elia ha commentato le voci secondo le quali avrebbe inquinato parte del voto degli americani all’estero: “È tutta una grandissima bufala. Un’emerita idiozia ha fatto il giro del mondo: all’inizio sembrava uno scherzo…Ma poi tutto è diventato incredibilmente serio. Non ho rubato nulla, non passo nulla a nessuno. Io ho solo creato un malware…”.

Il malware

In sintesi, l’hacker ebolitano ha creato un virus capace di penetrare sistemi sulla carta imperforabili. “È…