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Battipaglia, bloccata la vendita degli immobili comunali

BATTIPAGLIA. «Nonostante i tentativi espletati per l’alienazione dei beni dell’ente, attraverso la società partecipata all’uopo costituita Veicolo spa, non si è proceduto nell’esercizio 2014 ad effettuare alcuna alienazione». È spietato il resoconto della commissione straordinaria al timone del Comune di Battipaglia sul lavoro portato avanti dalla partecipata che avrebbe dovuto concretizzare il processo di alienazione del patrimonio comunale.

La Società Veicolo era stata realizzata dal sindaco Giovanni Santomauro nel 2010 – stesso anno della scissione di Alba Nuova in Alba Ecologia e Nuova Manutenzione – con l’obiettivo di procedere all’alienazione dei beni patrimoniali dell’ente. Tra la Società Veicolo ed Alba era stato anche firmato un contratto di locazione, nel senso che la società di igiene urbana corrispondeva la cifra di 6mila euro mensili per l’affitto di una parte dell’ex tabacchificio di via Rosa Jemma, dove Alba ha tuttora sede. E lo stesso ex tabacchificio risulta tra i beni in forza alla Veicolo con l’obiettivo, finora fallito, di procederne alla vendita.

Nel corso dell’intero 2014, la Società Veicolo non ha portato a termine alcuna vendita. Ma il dato di certo più imbarazzante che viene fuori dalla relazione della commissione riguarda l’enorme forbice economica tra le previsioni dell’amministrazione Santomauro all’atto della costituzione di tale municipalizzata e le reali entrate.
Nell’estate del 2010, la Società Veicolo nasceva con un capitale sociale di 10mila euro e l’intento di vendere beni comunali, tra terreni e strutture, per un totale di quasi 17 milioni di euro. La realtà è ben diversa. In poco meno di cinque anni, l’azienda ha venduto solo il terreno “ex case minime” tra via Gonzaga e via Volturno, il palazzetto Zauli e la tendostruttura di via Don Minzoni, per un incasso totale di circa un milione 600mila euro.

La commissione ha evitato, nella relazione, di ricordare gli imbarazzanti episodi che hanno più volte portato la Società Veicolo a tornare sui propri passi. Tra questi, il tentativo di vendere la chiesa del rione Aversana nel 2011, che aveva scatenato le ire della popolazione che vive in quel quartiere, con il sindaco Santomauro che aveva parlato di un interesse della Curia di Salerno su quell’immobile. Salvo poi essere smentito dai fatti. Oppure l’esplicita spinta di quella stessa amministrazione nel voler vendere l’immobile denominato “Americanino” di via Giusti in cui esercita ancora oggi la propria attività l’associazione per anziani Primavera. Anche in quel caso si era registrata una insurrezione popolare, con tanto di corteo e ballo degli anziani dell’associazione di fronte al municipio.

Nel 2011, Santomauro parlò di un presunto interesse del Monte dei Paschi di Siena, che avrebbe anticipato 7 milioni di euro al Comune di Battipaglia, corrispondenti all’85 per cento del valore di terreni e strutture che il Comune avrebbe ceduto alla banca e che, guarda caso, equivalevano al disavanzo allora dichiarato dall’ex sindaco. Anche in quel caso, solo parole.

La relazione della commissione sulla Società Veicolo ha precisato, dati alla mano, che devono essere ancora venduti l’immobile “Americanino” ad un milione 314mila euro, il macello di via Spineta a 2,2 milioni, l’ex serbatoio di via Olevano (256mila euro), l‘ex tabacchificio di via Rosa Jemma (8,5 milioni), la torre piezometrica (291mila euro), i terreni ex Ersac di via Gonzaga (480mila euro), il chiosco di via Clarizia (195mila euro), un immobile in via Filigalardi comprendente due abitazioni ed una corte (265mila euro), tre abitazioni in via Leopardi a 84mila euro ciascuna, un terreno in via Abruzzi da stimare. Ed ancora, locali in via Sturzo per 201mila e 172mila euro.

A tali beni sono stati di recente aggiunti tre impianti sportivi: il Palazzetto Schiavo a 3 milioni e mezzo di euro, il PalaPuglisi a 800mila euro, l’impianto sportivo di via Giusti ed il bocciodromo di via Adige a 500mila euro ciascuno.

La commissione ha previsto di completare l’iter di vendite entro la fine del 2016. Anche perché – ed è bene ricordarlo – il trasferimento dei beni dal Comune alla Società Veicolo contiene la clausola di retrocessione automatica dei beni spirato un triennio dal conferimento. Lo spirare di detto termine, fissato per il 31 dicembre 2016, qualora la società non avesse alienato il bene, comporterebbe lo svuotamento automatico della società, peraltro già messa in liquidazione lo scorso ottobre, e lo scioglimento per impossibilità a raggiungere l’oggetto sociale.

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