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Battipaglia, botta e risposta tra preside ed ex alunna su Facebook

BATTIPAGLIA. Botta e risposta tra la dirigente scolastica dell’istituto “Ferrari” di Battipaglia, Daniela Palma, ed una ex alunna della stessa scuola, Sharon Donata Gatto.

Quest’ultima, nei giorni scorsi, ha conseguito il diploma. Un evento che non avrebbe alcuna valenza giornalistica se non fosse che, quattro anni fa, quella stessa ragazza fu protagonista, a livello istituzionale e mediatico, di una singolare vicenda che abbiamo già raccontato in questo articolo (Fu bocciata e non riammessa a scuola, a Battipaglia. Oggi, dopo 4 anni, Sharon è diplomata).

Riportiamo integralmente i due post, senza alcun filtro.


La replica della dirigente scolastica Daniela Palma

“Purtroppo, mi corre l’obbligo di rettificare il contenuto di alcuni articoli di giornale apparsi in queste ore, sebbene non fui d’accordo allora a spettacolarizzare la vicenda e non lo sono, assolutamente, ora.

Si tratta del conseguimento del diploma da parte di un’alunna del Ferrari alla quale, in seconda non fu consentita la reiscrizione,dopo la bocciatura, da parte del Consiglio di classe, tutto ciò unitamente ad una compagna. Questo in ottemperanza al Regolamento di Istituto che prevede questa ipotesi quando il Consiglio stesso ne ravvisi l’opportunità. Con adeguate motivazioni, a settembre, il Collegio dei Docenti può decidere di modificare la scelta.

Orbene, in quel caso non pervenne richiesta di modificare la decisione del Consiglio né, tantomeno, motivazioni valide a supporto. Il primo giorno di scuola, preso atto della situazione, si scatenò il circo mediatico. Da chiarire che la giovane alunna non è mai stata “accompagnata fuori “, ma stazionò nella scuola per chiarire la sua posizione, finché non andò via con la madre.

Nei giorni successivi, si riuscì a fare il punto della situazione con gli ottimi professionisti che seguivano la famiglia, l’avv. Rocco Palombella e l’avv. Silvia Di Dato D’Aquino che, fortunatamente, non erano assolutamente intenzionati a speculare sulla vicenda, ma insieme a noi educatori hanno cercato il modo più corretto affinché il Regolamento di Istituto ottenesse il vero scopo della sua approvazione: aiutare i ragazzi a conseguire i loro obiettivi e rendere più semplice a noi operatori questa attività. Infatti, i ragazzi devono comprendere che il posto che occupano all’interno del Ferrari è una posizione privilegiata perché, essendo un Istituto a numero chiuso, tanti restano fuori. Dunque, devono dimostrare il loro impegno, ma soprattutto la loro attitudine a quel tipo di lavoro.

Per questo motivo fu fatta la proposta alle ragazze di dimostrare al Consiglio di classe che avevano compreso il messaggio educativo. Mentre una non proseguì, l’altra volle riscattarsi, diventando una studentessa impegnata e capace, tanto da diplomarsi quest’anno, con nostra grandissima soddisfazione.

Orbene, io credo che la Scuola in questa vicenda abbia fatto un egregio lavoro e lo avrebbe fatto ugualmente ( perché accade ogni inizio anno di rivalutare le reiscrizioni), a maggior ragione, se non si fosse alzato un tale polverone, che non fece altro che ritardare le decisioni, tra querele, denuncie, giornali ecc. D’altra parte è verosimile che si poteva pensare a risolvere il problema il primo giorno di scuola?!?!? Sarebbero bastate un po’ di pazienza e un po’ di razionalità in più, ma dagli articoli di queste ore mi rendo conto che ancora non si vuole far vivere ai nostri giovani un’esistenza lontana dai clamori…si continua a preferire l’apparire all’essere….chiedo scusa alla nostra S. perché proprio non si riesce a rispettare la sua privacy.

Non ho mai ritenuto di dover difendere l’operato della scuola pubblicamente se questo poteva coinvolgere, anche solo a latere, uno dei nostri alunni. L’unico scopo del Ferrari è educare ed istruire i propri ragazzi con Amore. Ci siamo riusciti anche stavolta. Vero S.?

Per dovere di cronaca, non vi fu alcuna pressione di politici locali, i quali, sono certa, disconoscerebbero affermazioni in senso contrario perché,certamente, non farebbero loro onore…le regole vanno rispettate!

Auguri piccola S. per la donnina che sei diventata e per questo agognato diploma che hai conseguito. Ti voglio bene, ma tu lo sai già…”


La risposta di Sharon Donata Gatto

“Carissima preside, vi ringrazio molto per queste parole, ma sappiamo entrambe che non proprio tutta la vicenda è andata come avete spiegato in questo post, sappiamo entrambe che sono stata cacciata fuori come i delinquenti. Ho avvisato io mia madre, la quale è arrivata con i carabinieri, avevo solo 14 anni ho commesso i miei errori, ma oggi a 19 anni non posso dire altro che ancora sono abbastanza disgustata di questa vicenda, e dalle mille bugie che ho ricevuto e che ancora ricevo.

Non sono entrata a scuola grazie a voi, ma solo perché mi toccava rientrare, perché ero nell’età dell’obbligo. La legge è uguale per tutti, lo avete sempre detto anche voi cara preside. Oggi dopo 4 anni esco dal Ferrari a testa alta e fiera dei miei risultati, perché tutto ciò che ho fatto l’ho fatto da me”.


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