CronacaPolitica

Battipaglia, Enrico Lanaro scese già in politica: appoggiò Liguori

BATTIPAGLIA. L’uomo nuovo che ha vinto le primarie del centrosinistra, conquistando l’appoggio del Pd, in realtà ha avuto già un’esperienza politica. Sul fronte esattamente opposto. Enrico Lanaro, nel 2002, fu candidato al consiglio comunale. All’epoca 31enne, il veterinario sostenne la candidatura (vincente) a sindaco di Alfredo Liguori.

Lo stesso che oggi, a ruoli invertiti, sostiene proprio Lanaro. Candidato in Alleanza Nazionale, Lanaro riuscì a racimolare 18 voti in un partito composto da molti volti noti della politica e delle ultime amministrazioni. C’erano Pino Cuozzo e Cesare Mancusi che oggi sostengono la candidatura a sindaco di Cecilia Francese, l’ex consigliere comunale Antonio Mondillo. Al fianco di Lanaro, in Alleanza Nazionale, c’era anche Gerardo Motta (primo eletto con 419 voti) che oggi è candidato sindaco e che qualcuno accusa di aver portato voti alle primarie del centrosinistra proprio a Lanaro.

Oltre ad An, nella coalizione di Liguori c’erano Forza Italia (con Enrico Tucci e Fabio Citro che sosterranno proprio Lanaro), l’Unione dei Democratici Cristiani (con Vincenzo Inverso, oggi candidato sindaco, Giuseppe Fiorillo e Fabio Guzzi oggi schierati con Motta e Liberato Pumpo che appoggia il candidato sindaco Ugo Tozzi), Azzurri per Battipaglia (con l’ex assessore Ermanno Ostuni e gli ex consiglieri Alfonso La Terza, Ivan Corrado, Antonio Guerra e Domenico Zottoli, oltre a Gennaro Melella e Virgilio Battaglia che oggi sono con Motta), Uniti per Battipaglia (con l’ex consigliere regionale Franco Manzi), Gioventù Battipagliese e Fiamma Tricolore. Che Lanaro si fosse candidato al consiglio comunale 14 anni fa è stata una sorpresa per tutti.

Anche per gli alleati dell’epoca. Alfredo Liguori ha ammesso di non ricordare «assolutamente Lanaro candidato», mentre Gerardo Motta ha affermato che «sono passati tanti anni, non sapevo che si fosse proposto alla città come aspirante consigliere. Doveva essere molto giovane». Smemorato anche l’ex consigliere comunale Antonio Mondillo, che era nella stessa lista di Lanaro: «non lo ricordo proprio come candidato». Così pure Pino Cuozzo: «potrebbe essere stato candidato, ma non mi ricordo di lui. È passato molto tempo». Un caso di omonimia è stato escluso dagli uffici elettorali del Comune, che hanno confermato l’esistenza di un solo Enrico Lanaro a Battipaglia candidato nel 2002 come consigliere. Non è stato possibile contattare direttamente il veterinario perché irraggiungibile telefonicamente.

La candidatura al consiglio del 2002 era stata tenuta nascosta finora dal gruppo di sostegno di Lanaro, che ha imposto la figura del veterinario come quella di un “uomo nuovo lontano dall’archeologia dei partiti” e soprattutto “civica”. In realtà, più volte Lanaro ha confermato la sua estrazione di centrodestra, presentandosi come candidato sindaco civico. Salvo poi vincere le primarie di centrosinistra e diventare sostanzialmente depositario del principale partito di sinistra, il Pd, ed il candidato dell’intera coalizione. Dalle elezioni del 2002, prima esperienza politica dell’allora 31enne Lanaro, sono passati 14 anni. Abbastanza per “ripulirsi” da quelli che Lanaro ha definito «i vecchi metodi della politica» e per trasferirsi, come tanti altri, dalla destra (alleato anche di Fiamma Tricolore) al centrosinistra. Allora, perché tenerla nascosta ed affermare di essere per la prima volta in campo politico?

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