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Battipaglia, la Francese rivolta Palazzo di Città: valzer di poltrone

BATTIPAGLIA. Cambiano i dirigenti nei settori nevralgici del Comune. Nei prossimi giorni, Cecilia Francese concluderà la prima parte della nuova pianta organica dell’ente. Partendo dal vertice, ossia dai dirigenti che – per volontà del primo cittadino – dovranno essere modificati. Quattro i settori finiti sotto la lente d’ingrandimento della sindaca: finanziario, urbanistica, avvocatura ed affari generali. I dirigenti in questione sono Giuseppe Ragone per il settore finanziario e per gli affari generali, Pasquale Angione per il settore tecnico e urbanistica, Giuseppe Lullo per l’avvocatura.

Alcuni di questi, o forse tutti e tre, saranno sostituiti. Di certo, sarà nominato da subito un dirigente per il settore tecnico e urbanistico, dopo l’addio di Giancarlo D’Aco – nominato dalla commissione straordinaria e andato via per scadenza di contratto con l’elezione del sindaco Francese – e che è stato provvisoriamente occupato da Angione. Sollevando più di una polemica dai banchi dell’opposizione visto che lo stesso dirigente è sotto processo nell’ambito dell’inchiesta che, nel maggio 2013, aveva portato anche all’arresto del sindaco Giovanni Santomauro.

Sarà nominato anche un direttore generale, nella figura di Camillo Valitutti. Il dirigente dell’Asl di Salerno e, tra i vari incarichi ricoperti ex direttore amministrativo dell’ospedale di Battipaglia, è stato annunciato da Francese negli ultimi giorni della campagna elettorale prima del ballottaggio. Visto il blocco delle assunzioni al Comune per la situazione debitoria dell’ente, a correre in soccorso alla Francese sarà il ministero dell’Interno, che ha stabilito la possibilità di assumere nuovo personale negli enti locali sciolti per infiltrazioni camorristiche. Con decreto del 24 giugno 2015, il ministero dell’Interno, di concerto con il ministero dell’Economia, ha emanato delle misure particolari per i Comuni sciolti per infiltrazione camorristica alla data del 20 giugno 2015. In cui rientra anche Battipaglia, visto che il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto di scioglimento il 4 aprile 2015. La finalità del decreto è quella di fronteggiare “le esigenze di riorganizzazione strutturale, necessaria ad assicurare il processo di risanamento amministrativo e di recupero della legalità”.

Esplicitamente, tale decreto non vieta le assunzioni anche se il bilancio dell’ente presenta un disavanzo – come nel caso di Battipaglia – o altre difficoltà finanziarie. Due, in particolare, gli articoli a cui la sindaca Francese farà riferimento: il 108 e il 110. Il primo prevede la nomina, nei Comuni con più di 15mila abitanti, di un direttore generale al di fuori della dotazione organica. E il posto è già caldo per Valitutti. L’articolo 110, invece, prevede la possibilità di incarichi a contratto per la copertura dei posti di responsabili dei servizi o degli uffici, di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione, per un massimo di tre unità a tempo determinato. I nuovi assunti dovrebbero finire a capo dei settori nevralgici dell’ente, affiancando o sostituendo gli attuali dirigenti.

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