Cronaca

Battipaglia, usura ad un commerciante: condannati madre e figlio

Usura ai danni di un commerciante di Battipaglia. La Corte di Cassazione, ha accolto l’eccezione di inammissibilità del ricorso avanzata dalla difesa di Sos Impresa Salerno nei confronti di un imputato per usura, già condannato in primo e secondo grado, confermando definitamente la sua condanna.

Battipaglia, usura ai danni di un commerciante

I fatti risalgono agli inizi del 2011, quando una commerciante battipagliese in evidenti difficoltà economiche, nelle condizioni di non poter onorare i propri debiti fu costretta a chiedere un prestito ad alcuni conoscenti che glielo accordarono a tassi usurai.

Gli inviti a pagare il denaro richiesto con cadenze pressanti, presto si trasformarono in vere e proprie minacce, cui la vittima decise di reagire denunciando tutto alle forze dell’ordine ed all’associazione Sos Impresa Salerno per difendersi dalle intimidazioni dei suoi aguzzini.

A finire sotto processo furono madre e figlio. La madre scelse il rito abbreviato e fu condannata per usura ed estorsione aggravata in primo grado, con sentenza confermata in appello. Il figlio scelse di andare in dibattimento e all’esito del processo fu condannato per aver concorso nel reato di usura, condanna poi confermata in secondo grado dalla Corte di Appello di Salerno.

 

 

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