Cronaca

Carpi, prof di sostegno di Salerno picchiato da studenti: “Deriva dell’umanità”

Arriva da Carpi, in provincia di Modena, la storia del docente di sostegno Vincenzo Giordano – originario di Salerno – che è stato aggredito da alcuni studenti. Il 27enne ha provato a difendere un allievo da un gruppo di ragazzini che gli ha spaccato il naso. Lo riporta l’edizione odierna de Il Mattino.

Carpi, docente di sostegno di Salerno aggredito da studenti

“Non condanno nessuno, ma famiglia e società riflettano sul futuro delle giovani generazioni: c’è bisogno di più umanità”. Vincenzo Giordano, ingegnere civile di 27 anni, originario di Salerno e diplomatosi all’indirizzo geometri dell’Istituto Galileo Galilei di Salerno.

Giordano lavora come insegnante di sostegno nell’Istituto professionale Vallauri di Carpi, in provincia di Modena, dove nei giorni scorsi ha riportato una frattura al setto nasale per essere intervenuto in difesa di un alunno aggredito da un gruppo di minorenni della zona.

La denuncia

Ieri, Vincenzo Giordano, ha affidato ai social un messaggio educativo. “Questa vicenda deve far capire il dramma della perdita di umanità che stiamo vivendo in questi tempi. I nostri ragazzi sono costretti a credere al male e all’odio del nostro presente che sta diventando sempre più precario. Non voglio condannare in maniera drastica quello che mi hanno fatto questi ragazzi. Ma sarebbe più opportuno capire il motivo del loro gesto e cosa li ha spinti, quali sono i fattori ambientali che li hanno spinti a comportarsi in questa maniera”.

“Credo nella possibilità non solo della punizione ma anche della redenzione individuale di ognuno di loro. Perché questi ragazzi invece di avere i loro hobby e passioni sono costretti a svolgere questo stile di vita? Auspico un ritorno al senso di umanità dei giovani, far sì che possano credere in loro stessi, e che l’accaduto non passi come normalità”.

“Non sono qui come vittima dell’ennesimo caso di violenza contro un docente – dice – Ma sono qui per rendere consapevoli le persone che i nostri figli meritano di più, che noi dobbiamo fare di più, perché forse c’è qualcosa che effettivamente stiamo tralasciando. Ognuno ha il diritto di pretendere una vita dignitosa. E in questa vita dignitosa bisogna far sì che i nostri figli non si scoraggino mai del presente e che continuino a credere nel futuro e a costruire una società migliore”.

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