Cronaca

Frontale auto-scooter, Tommy muore a 15 anni | La lettera dei genitori: “Che la sua morte non sia vana”

Dolore a Castellabate, oggi i funerali di Tommaso Gorga: il 15enne è morto sabato dopo un incidente stradale

Si sono tenuti nella mattinata di oggi, lunedì 20 settembre, i funerali di Tommaso Gorga, il ragazzino di 15 anni morto nella serata di sabato 18 in seguito ad un drammatico e fatale incidente stradale. Per onorare la memoria di Tommy, come lo chiamavano gli amici, la sindaca di Castellabate Luisa Maiuri ha proclamato il lutto cittadino.

Lutto a Castellabate, oggi i funerali di Tommaso Gorga

Le esequie dell’adolescente – come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino – saranno celebrate alle 10. Un dolore enorme per la famiglia Gorga, per gli amici di Tommaso e per una comunità intera, sconvolta dalla notizia diffusasi nella serata di sabato. Originario di Castellabate, il 15enne rientrava verso casa quando è finito contro una vettura guidata da un anziano residente in una frazione di Montecorice.

La tragedia

Un impatto violento, che è costata la vita al 15enne, sbalzato a diversi metri di distanza. Tommaso è finito sull’asfalto dove i sanitari lo hanno soccorso, senza potergli salvare la vita. Trasferito d’urgenza all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania, i medici hanno disposto un delicato intervento chirurgico per l’amputazione di due arti. Poche ore dopo però, Tommaso è spirato.

La lettera dei genitori

Nel Giorno più buio della nostra vita…

Non è possibile descrivere il dolore di un padre, della sua famiglia e dei suoi cari per la perdita del bene più prezioso: il proprio figlio. Destinatario di tutte le speranze della famiglia, speranze di vita, di affermazioni, di riscosse, ma soprattutto di vita.

E’ stata distrutta la vita di una famiglia, la mia. Ma non solo della mia, ma di tutte le famiglie che hanno un figlio la cui vita è stata stroncata in maniera inutile. E’ vero, nessuna vita stroncata è utile, ma tanto meno quella di un ragazzo di quindici anni. Quindici. Con tutta la vita avanti a sè, nelle gioie e nei dolori che ovviamente ogni famiglia si aspetta, ma non questo. E’ troppo, non è sopportabile, non può e non potrà mai essere sopportata la perdita di un figlio. Mai.

C’è solo una cosa che può rendere più sopportabile questo dolore, far sì che non sia stata una morte inutile, che sia servita a qualcosa.

E a cosa potrebbe essere servita ? A far sì di decidere che le Istituzioni rendano i soccorsi più accessibili, più mirati, più presenti.

Ed è questo che manca al nostro Comune ed ai comuni del circondario: i soccorsi in caso di bisogno e l’assistenza sanitaria.

Non so se i soccorsi fossero stati più celeri cosa sarebbe potuto cambiare per mio figlio: forse tutto, o forse nulla. Fatto sta che, come sempre, il nostro circondario paga l’assenza di un presidio ospedaliero, che pure esiste, ma è sottoutilizzato quando non lo è del tutto. Parlo dell’Ospedale di Agropoli dove esiste solo un pronto soccorso, nonostante l’esistenza di una struttura enorme, la cui chiusura ha determinato l’esistenza in zona di un unico presidio ospedaliero, quello di Vallo Della Lucania. Non è possibile, non è pensabile che la nostra zona, il Cilento, così ricca di visitatori e così densamente popolata sia servita solo dalla struttura di Vallo, e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.

Nel Comune di Castellabate è partita da tempo la campagna elettorale per le elezioni del nuovo Sindaco e dei rappresentanti del popolo, di quella stessa gente di Castellabate che oggi, non domani, oggi, patisce l’assenza proprio delle Istituzioni sotto forma di assenza di strutture ospedaliere e di assistenza sanitaria. Ed è per questo che chiedo, a nome mio, della mia famiglia, ma soprattutto a nome di Tommasino, che tutti, dico tutti i candidati alle prossime elezioni facciano un passo indietro, non si candidino, ritirino le proprie candidature sin quando per tutti noi ci sia e si pretenda, la riapertura dell’Ospedale di Agropoli per la nostra comunità e per tutti coloro che ne avranno bisogno.

E’ un atto di civiltà che chiedo, nei fatti, non nelle troppo parole e promesse che purtroppo siamo abituati a sentire. Un futuro migliore, è quello che predicano o che si vantano di predicare tutti i candidati, iniziate da qui. Ora, non domani.

Un padre, ma anche un elettore.

Carmine e Giovanna genitori di Tommy”

 

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio